Matteo Renzi nella sua enews torna ad attaccare il Salvimaio. “Abbiamo il conto finale di quanto ci è costato lo spread nei mesi del governo populista. Le dirette Facebook di Salvini, il balcone di Di Maio, le geniali intuizioni di Toninelli non sono gratis, si pagano. E le paghiamo tutti. Volete sapere quanto ci sono costate? Un miliardo e settecento milioni di euro di maggiore spesa per interessi nel solo terzo trimestre 2018”.
“Ora, cerchiamo di essere chiari. 1,7 miliardi di euro è una cifra enorme. Vi vogliono far credere – prosegue l’ex premier – che con i populisti si risparmia perché si tagliano gli sprechi: Di Maio va in Cina in economy, dunque il popolo risparmia. Quanto avrà risparmiato il prode Di Maio con quel biglietto? Diciamo 1.700 euro”, sottolinea.
“Ci vogliono un milione di viaggi in Cina per far pari con quello che in soli tre mesi questo governo ci ha fatto spendere in più. Il populismo non è gratis, costa; e il conto lo portano a voi. Non a caso il prossimo anno le tasse in Italia saliranno. Lo dice l’Ufficio Studi del Pd? No, lo dicono i documenti del governo – continua il senatore dem -. Ecco qui. Devo dire che il governo nei documenti ufficiali dice la verità: hanno confessato che con il decreto Di Maio ci saranno più disoccupati, che con la legge di Bilancio crescono le tasse, che nessuno intende cancellare il sistema dell’accoglienza diffusa dei migranti. Il problema – conclude Renzi – è che nessuno legge i documenti del governo, nemmeno i ministri che, in teoria, quei documenti dovrebbero scriverli. O non li leggono o non li capiscono”.