Si può dire che oggi le chiavi del Governo presieduto da Draghi siano in mano all’ex-premier, ex-segretario del Partito Democratico e leader di Italia Viva Matteo Renzi. Infatti, Renzi è stato colui che ha fatto e disfatto il Governo Conte II ed oggi è colui che caldeggia il Governo Draghi. Ergo, il suo partito, un partito piccolo che prende delle percentuali basse alle elezioni, è l’ago della bilancia nel Governo.
Renzi può decidere di appoggiare i provvedimenti della vecchia maggioranza, quella del Governo Conte II, o quelli di quella nuova, la maggioranza del Governo Draghi, la quale include anche i centristi, Forza Italia e la Lega. A seconda di come andranno le cose, egli potrà decidere di sostenere la Lega, Forza Italia ed i centristi o i suoi alleati storici del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle o di Liberi e Uguali.
Politicamente, Renzi ha dimostrato veramente di essere molto furbo. Nel 2019 è uscito dal Partito Democratico e ha fondato Italia Viva. Questo suo piccolo partito è oggi la “chiave di volta” di tutto l’arco costituzionale. Stando così le cose, Draghi potrebbe proporre un provvedimento che potrebbe piacere ai centristi, come Noi con l’Italia, alla Lega e a Forza Italia e anche alla forza di opposizione di Fratelli d’Italia. Fratelli d’Italia ha annunciato che voterà quei provvedimenti che riterrà utili al Paese.
Ora, Renzi potrebbe decidere di appoggiare con il suo partito questi provvedimenti, tenendo sotto schiaffo gli alleati storici e creando qualche imbarazzo allo stesso Governo, dato che in queste condizioni sarebbero determinanti anche i voti della forza di opposizione rappresentata da Fratelli d’Italia.
La maggioranza che sosterrà questo nuovo esecutivo sarà molto forte in termini numerici ma non è detto che sia altrettanto forte politicamente. Questa è un’incognita che ci deve fare preoccupare.