Credo che poche frasi di Matteo Renzi abbiano irritato di più gli italiani che seguono – per necessità o per virtù – le vicende bancarie. Sostenere che “tra banche e cittadini, noi stiamo dalla parte della difesa dei risparmiatori” suona bestemmia per quanto si è visto negli ultimi anni sotto il suo governo che ha lasciato sul lastrico centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori.
E’ blasfemo che Renzi sostenga oggi (ma tutti hanno capito che sono davvero battute da clown, versione più gentile di pagliaccio) che il suo governo abbia difeso azionisti e correntisti dalla grande truffa bancaria di questi anni ed è puerile e vergognoso da parte di Renzi, Boschi & Compagnia farsi ora indesiderati difensori d’ufficio di chi hanno contribuito a rovinare.
Siccome gli artisti si replicano anche nell’opera buffa, che senso ha poi il dire – DOPO i referendum lombardo-veneti, non prima! – che bisognerebbe devolvere alle regioni 30 MILIARDI di imposte l’anno quando fino a ieri – stando al governo – Renzi non è stato capace di devolvere e risparmiare un euro?
Che senso hanno queste smargiassate, promesse non mantenute, queste sue continue cadute di credibilità? Una persona intelligente (?) come Matteo Renzi pensa davvero che la gente – disillusa – creda ancora a quello che dice, anche se è così ampiamente ripreso e leccato dai media? Il personaggio lo si è misurato anche da queste affermazioni demagogiche che mi auguro siano lette, ascoltate, recepite e soprattutto ricordate.
D’altronde Renzi sostiene anche che il PD con lui andrà al 40%, un po’ come Berlusconi che giura che Forza Italia trionferà e sarà il primo partito. Auguri a tutti, ma mi auguro solo che alla fine i due compari non si accordino proprio per sostenersi a vicenda come invece temo succederà.
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