Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle sue comunicazioni al Senato su Brexit, vertice di Berlino e Consiglio Ue, ha detto: “Quello che manca oggi è la consapevolezza della gravità della situazione: la linea con cui ci avvieremo alla discussione è che non vorrei che si potesse pensare di far finta di niente o immaginare un percorso di riflessione molto, molto lungo, magari in attesa di un nuovo referendum”.
"Quello che si apre domani è un vertice europeo che dovrà essere concentrato sul rilancio dell’Ue e non solo sulle procedure di uscita del Regno unito. Pensiamo alle periferie europee. La’ sta il fronte piu’ esposto della grande questione della sicurezza". Ma dobbiamo "avere il coraggio dire che non e’ respingendo l’idea di Europa che avremo piu’ sicurezza. 70 anni di pace dimostrano che l’Europa e’ forte se sta insieme".
"E’ il momento della responsabilita’ e non della improvvisazione, di suscitare speranze e non soltanto ingenerare paure".. "Cio’ che e’ avvenuto in Europa puo’ essere una grande occasione per l’Europa se smettiamo di giocare in difensiva. Occorre buon senso" ha aggiunto Renzi, sottolineando che "l’Italia farà la sua parte", ricordando che il "compito dell’Italia e’ di costruire ponti e non muri". Ma, per Renzi, "la direzione non puo’ essere di fare finta di niente: il popolo inglese ha votato, il voto vale".
Poi Renzi parla di elezioni spagnole: "Alcuni Paesi, penso alla Spagna, tornano a votare dopo sei mesi e non hanno un Paese governabile. Fa pensare che a inizio legislatura usassimo il benchmark spagnolo per avere una chiara governabilità. Oggi invece il sistema spagnolo per la seconda volta in sei mesi è a un bivio: o si fa una coalizione di tre – quattro partiti o ci si condanna alle terze elezioni in un anno". Insomma, con le votazioni a ripetizione "il risultato non cambia, ma l’affluenza diminuisce, perché viene meno la fiducia”.
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