Matteo Renzi, a Rimini per presentare il suo libro “Avanti”, a chi gli chiedeva conto del dibattito interno al Partito democratico, ha risposto: “Io dico: Pd che discute di cose serie, evviva!; Pd che si guarda l’ombelico no”.
Il segretario dem si augura “nei prossimi 6 mesi di parlare dei problemi degli italiani, dei posti di lavoro, non dei posti in Parlamento. Il Pd è aperto a chiunque, ma si parli di cose serie”.
Replicando ad una ragazza che ha accusato i giornalisti di non fargli domande scomode, Renzi ha affermato: “Attaccare i giornalisti è la cosa più brutta che si possa fare. I giornalisti fanno molto spesso arrabbiare. Con i giornalisti discuto, talvolta un po’ mi rode. Ma il giornalismo è la garanzia della democrazie”.
Il giornalismo va difeso, ha sottolineato l’ex premier, “come condizione di garanzia della democrazia deve riguardare tutti. Ci sono giornalisti che hanno perso la vita. Mai dimenticarsene”.
Il fratello di Renzi è un italiano nel mondo, emigrato in Canada “per non passare da raccomandato”, ci ha tenuto a precisare Renzi: “E’ un medico e si è trasferito in Canada quando sono diventato premier. L’ha fatto contro di me. Mi ha detto: ‘Se resto in Italia mi diranno sempre che sono raccomandato’. Questa cosa mi dispiace ma sono orgoglioso di lui, perché non tanti l’avrebbero fatto”.
Parlando di temi più politici: “Spero arrivi presto il giorno in cui Grillo fara’ le primarie”. Cosi’ il movimento 5 stelle “non sara’ il partito di un’azienda privata ma delle persone”. E sul Cavaliere: “Berlusconi se avesse fatto per l’Italia quello che ha fatto con il Milan… Ma li’ aveva Arrigo Sacchi”.
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