Massimo D’Alema, a margine della Festa del Pd a Firenze, ai giornalisti che gli chiedevano un commento sul futuro nel partito del sindaco del capoluogo toscano Matteo Renzi, ha risposto: “La costruzione di un nuovo centrosinistra non consiste soltanto nelle primarie per la scelta del leader, e’ un impegno di lunga lena cui Renzi potrebbe accingersi da subito". "Penso – ha aggiunto D’Alema – che sarebbe necessario avere una personalità che lavori per il nuovo centrosinistra e avere anche un segretario del partito dimostra che essere segretario del partito è un lavoro a sè. E chi fa questo lavoro difficilmente riesce a fare bene anche l’altro".
“L’anno scorso – ha ricordato D’Alema – era Renzi che voleva cacciare me, mi pare si sia tranquillizzato almeno sotto questo punto di vista".
Intanto Beppe Grillo torna ad attaccare il leader dei rottamatori. Per il megafono del Movimento 5 Stelle Renzi “non dice mai una cosa vicina alla gente comune, all’operaio che, tornato dalle ferie, ha trovato la fabbrica chiusa, al disoccupato, all’infermiere. Niente. E’ più forte di lui. Non ci riesce. Il fu giovane Renzi lo si ricorda per le sue comparsate, in giubbetto di pelle, da Maria De Filippi e per le sue blindate cene milanesi con l’alta finanza. E’ l’uomo delle banche e dei capitali". Grillo in un post pubblicato sul suo blog riporta quindi le dichiarazioni del sindaco di Firenze – dal no ai matrimoni gay e alla legalizzazione delle droghe leggere, a quello contro l’eutanasia, etc – con l’invito "meditate".
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