Matteo Renzi apre l’assemblea nazionale del Partito Democratico, in cui si discute di Europa e terrorismo, ricordando le ultime stragi in Europa: "Siamo colpiti dalle tappe europee in questa via crucis del terrore che, tra gli altri, colpisce anche gli italiani e questa assemblea manda un abbraccio a chi ha perso una persona cara negli attentati di Dacca, di Nizza…".
Secondo il premier-segretario "contro il terrorismo ci vuole da un lato una risposta militare dall’altro una risposta culturale, ma anche un intervento sulla comunicazione, perchè tra i terroristi c’è un tema che riguarda la comunicazione che va dalle foto postate durante i fatti di Dacca allo scambio di informazioni”. I terroristi vogliono “distruggerci, ma l’obiettivo numero due è farci rinunciare a ciò che siamo come identità e valori. Dobbiamo riportare nella discussione europea uno sguardo sulla ricerca, sulla cultura, per salvaguardare la nostra identità. Dopo due anni e mezzo di governo dico che l’Italia non ‘possa’ ma ‘debba’ essere leader in Europa per darle una visione".
"La parola identita’ non e’ una parolaccia e passa attraverso la cultura. L’Italia deve essere leader per aiutare l’Europa a ritrovare se stessa. Fuori c’e’ un mondo preso dal panico ma abbiamo bisogno di avere una visione per il futuro".
"Il punto chiave e’ che la banalizzazione del male che richiama pagine terribili nostra storia e’ una grande sfida alla politica e io penso che il Pd ha una responsabilita’ culturale, etica e politica di portare nella discussione Ue questo sguardo basato su un’alternativa visione del mondo e di farsi protagonista questa fase". E poi Renzi cita "la triplete" del 2017: il vertice di Ventotene con Hollande e Merkel, il seggio dell’Italia nel consiglio di sicurezza Ue e il G7 a Taormina.
"Noi non comprendiamo le dinamiche di alcune politiche europee, frutti di errori del passato quando abbiamo consentito alla tecnocrazia di decidere tutto sulle banche, sulla finanza e sul credito. Abbiamo avuto paura di giocare il nostro ruolo, questa paura ci e’ passata, noi andiamo in Ue a giocare il nostro ruolo perche’ serve all’Europa".
Negli Stati Uniti e’ in corso "un derby tra la paura e il coraggio. E la nostra risposta non puo’ essere morale o moralistica. Perche’ se c’e’ una cosa peggiore di strumentalizzare la paura, e’ sottovalutarla. Dobbiamo avere il coraggio di trovare una terza via: noi siamo quelli che sanno che la paura esiste, non la ignorano, ma hanno un’idea da mettere in campo".
Renzi durante un passaggio del suo intervento ha rivolto gli auguri “per il suo compleanno al presidente Mattarella, che oggi compie 75 anni". Secondo il presidente del Consiglio, parlando di Europa, "nessuno ha rappresentato al meglio questo senso di comunità e famiglia che non il presidente Mattarella al quale va la nostra gratitudine per il coraggio con cui ha affrontato la vicenda delle stragi degli italiani a Dacca e a Nizza".
TURCHIA "Non c’è problema politico che si possa risolvere con un golpe e con i carri armati e abbiamo condannato quello che è avvenuto in Turchia. Ma oggi diciamo che un paese che mette in carcere professori e giornalisti mette in carcere il suo futuro e poi nessun accordo sull’immigrazione si può giocare sui diritti umani".
“LA DESTRA C’E’ ANCORA” La destra in Italia c’è ancora "e guai a sottovalutarla". "Sappiamo che c’è un’alternativa grande che si chiama destra, che c’è ancora, e guai a sottovalutarla, c’è un’alternativa che si chiama 5 stelle, e c’è il nostro progetto, che non può aver paura degli altri".
FRECCIATA AL M5S Il governo fa accordi con le grandi società legate a internet mentre altri, ovvero M5s, boicottano il wi-fi nelle città. Matteo Renzi, parlando all’assemblea Pd, ha polemizzato – senza citarla – con la sindaca di Torino Chiara Appendino. "Mentre qualcuno sostiene che il Wi-fi faccia male, noi facciamo accordi con Amazon, con Apple, con Cisco".
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