"Berlusconi e’ il passato. Io mi occupo di futuro". Matteo Renzi taglia corto in questo modo rispondendo a una domanda di Die Welt sul leader di Forza Italia. L’intervista apre il sito del quotidiano tedesco. Puntare "sull’austerita’ invece che sulla crescita" e’ stato "un errore", ma finche’ la situazione restera’ questa "rispettero’ le regole", sottolinea il premier, rispondendo a una domanda sulle divergenze con Angela Merkel. "Stimo molto Angela – ha aggiunto – e il rapporto con lei e’ buono".
"Due anni fa in Italia c’erano stallo e impotenza. Sono stati gli italiani e non io che ne hanno avuto abbastanza. Volevano un cambio di passo. Io ho iniziato con il proposito di non finire come la Grecia, ma anzi di fare meglio della Germania. Ora l’Italia è tornata sulla buona strada". "Credo che essere di sinistra non sia fare i convegni o organizzare piccoli partiti che non vinceranno mai. La realta’ e’ piu’ forte delle ideologie. L’Italia e’ ripartita e tutti i dati lo dimostrano, ultimo in ordine di tempo il piu’ 1,7% annuale sulla produzione industriale".
Per il dopo Expo "il governo ha una proposta forte, visionaria, in grado di costruire un’Italia leader di un nuovo umanesimo per i prossimi decenni. I soldi ci sono. Vediamo se c’e’ la volonta’ da parte di tutti". "Il nostro progetto e’ semplice, chiavi in mano: non chiudere neanche un giorno Padiglione Italia. Assumere quasi 2000 ricercatori e professori. Fare di quell’area un’eccellenza mondiale. C’e’ spazio per universita’ milanesi, aziende, mondo delle fondazioni e del terzo settore".
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