Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni da segretario nazionale del Partito Democratico. “E’ naturale che lasci la guida del Pd e come previsto dallo statuto ho chiesto al presidente Orfini di aprire la fase congressuale, che avverrà alla fine del processo di insediamento del Parlamento e del governo”, ha precisato Renzi, che evidentemente vuole dare le carte da leader Pd durante la formazione di un possibile governo.
“Lascio il Pd perché non credo sia possibile evitare un confronto all’interno su quanto accaduto in questi anni, un congresso serio e risolutivo che permetta alla leadership di fare ciò per cui è stata eletta e non un reggente scelto da un caminetto”, ha aggiunto.
L’ex sindaco di Firenze, eletto senatore, ha “riconosciuto che si tratta di una sconfitta netta, che ci impone di aprire una pagina nuova nel Pd. Ma siamo orgogliosi del lavoro di questi anni e voglio dire ai nostri militanti che è stato un lavoro strepitoso, ma è anche una sconfitta chiara ed evidente”.
E adesso? “Non potremo mai fare un governo con le forze anti sistema”, ha detto Renzi in conferenza stampa, a proposito di alleanze per formare un nuovo esecutivo.