Vertice Italia-Francia. Matteo Renzi è a Parigi per l’incontro con il presidente francese Hollande all’Eliseo. Diversi i ministri dei rispettivi governo presenti. Per l’Italia c’era il ministro dell’Interno Alfano, delle pari opportunita’ Madia, dei trasporti Lupi, dell’Istruzione Giannini, delle riforme Boschi e il sottosegretario all’UE Gozi. A un breve colloquio avvenuto alle 12 tra Hollande, Renzi e il primo ministro francese Manuel Valls, e’ seguita una riunione plenaria intitolata "Economia, investimenti e finanze", che si e’ conclusa con la firma degli accordi sulla linea ferroviaria Lione Torino e nei campi dell’aerospaziale e dell’energetico.
Tema centrale dell’incontro e’ stata la crescita economica. A tal proposito, Renzi ha dato una visione ottimistica della situazione. Il premier italiano ha ricordato la prima volta in cui era venuto all’Eliseo, nel marzo del 2014, dichiarando di vedere "la Francia, l’Italia e l’Europa di allora e di oggi con uno sguardo differente da allora". E ha poi aggiunto che "prima l’Europa era solo austerity. Ora la parola crescita e’ diventata un obiettivo chiave".
Sulla questione sulla linea Torino-Lione, il presidente Hollande ha espresso la sua soddisfazione sugli accordi raggiunti affermando categoricamente che "il progetto e’ stato lanciato". Sulla politica internazionale, i due leader si sono trovati d’accordo sulla priorita’ della crisi libica. A tal proposito, Renzi ha dichiarato che "La Libia e’ una priorita’. Non possiamo consentire alla comunita’ internazionale di girare la testa dall’altra parte". Intesa anche sull’Ucraina: "la priorita’ e’ quella di affermare la validita’ del pacchetto del cessare il fuoco con tutte le conseguenze, nel rispetto della sovranita’ dell’Ucraina e dei suoi confini", ha detto Renzi.
Sul tema delle riforme interne, il presidente del Consiglio ha ricordato che "il compito e’ portare l’Italia nel futuro, e non ci fermeranno ne le polemiche ne’ gli slogan politici", con un chiaro riferimento all’ostruzionismo attuato dall’opposizione. “Al di là delle polemiche di una parte dei sindacati della sinistra radicale, della Lega Nord, del movimento di Grillo e di Forza Italia, noi, con molta tranquillità, serenità e con il sorriso sulle labbra, diciamo che abbiamo il compito di portare l’Italia nel futuro. Non ci fermeranno né le polemiche né gli slogan ideologici", ha aggiunto il premier.
Rispondendo ad una domanda sul leader della Fiom Landini che lo ha accusato di non essere stato eletto, Renzi ha detto: “Per quanto riguarda le modalita’ di designazione del presidente del Consiglio, ricordo che l’Italia e’ una Repubblica parlamentare e che nella discussione costituzionale" proprio Landini "ha molto combattuto per evitare che si trasformasse in qualcosa di diverso. E’ il Parlamento ad assicurare la fiducia al Governo".
L’esecutivo Renzi ha fatto ricorso allo strumento del decreto legge decine di volte, durante questo primo anno di governo. Il premier ha spiegato: "Se le opposizioni fanno ostruzionismo una o due volte è comprensibile. Se lo fanno una terza volta è meno comprensibile. Ma se le opposizioni in tutti i passaggi parlamentari scelgono l’ostruzionismo, è un loro diritto, ma la risposta diventa fatalmente il decreto legge. Noi faremo meno ricorso al decreto legge se le opposizioni faranno meno ostruzionismo".
SCHEDA, GLI ACCORDI FIRMATI AL VERTICE ITALO-FRANCESE Sono sette gli accordi sottoscritti oggi nel vertice italo-francese tenutosi all’Eliseo.
1. un documento comune con le conclusioni del vertice, con un allegato dedicato ai progetti italo-francesi nell’ambito del piano Juncker per gli investimenti in Europa, firmato dal Premier Matteo Renzi e dal presidente francese Francois Hollande;
2. l’accordo, preannunciato ieri, sull’avvio dei lavori per il tratto transfrontaliero della Tav Torino-Lione, firmato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi e dal sottosegretario francese ai Trasporti Alain Vidalies;
3. la lettera di presentazione della richiesta di sovvenzione dell’Unione europea per i lavori della Tav, sul periodo 2014-2020, firmata sempre da Lupi e Vidalies;
4. un accordo di cooperazione sulla ricerca scientifica e tecnologica tra l’Enea e il Commissariato all’energia atomica e alle energie alternative (Cea) francese, sottoscritto dai commissari delle due agenzie, Federico Testa e Daniel Verwaerde;
5. un’intesa per rafforzare la cooperazione tra le agenzie spaziali italiana e francese, Asi e Cnes, firmato dai presidenti Roberto Battiston e Jean-Yves Le Gall;
6. un protocollo d’intesa sulle stazioni di ricerca sottomarina, tra l’Ingv e l’Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare (Ifremer), firmato dai presidenti dei due istituti, Stefano Gresta e Patrick Vincent;
7. un accordo di scambio di informazioni e competenze sui sistemi di valutazione della qualita’ di didattica e ricerca, tra l’Anvur e l’Alto consiglio per la valutazione della ricerca e dell’insegnamento superiore francese (Hceres), sottoscritto dai presidenti Stefano Fantoni e Didier Houssin.
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