Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa congiunta col presidente francese Francois Hollande all’Eliseo, ha sottolineato: "Francia e Italia sono due nazioni sorelle. Mai come in questo momento abbiamo sentito una vicinanza profonda col popolo francese. Non solo per la nostra connazionale uccisa, Valeria. Abbiamo sentito il dolore di questa nazione come il nostro. Quasi come le nostre bandiere, divise da un solo colore, diventassero la stessa. E’ bello sentire in questi giorni anche in Italia tanti bambini cantare la marsigliese". Contro il terrorismo "pensiamo che ci sia bisogno di una risposta culturale, che la Francia e l’Italia in primis possono dare. Il nostro passato mette le vertigini. Ma questo passato chiede che possiamo costruire il futuro", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
"Sui rifugiati trovo importante che domenica si possa fare un punto con la Turchia. Serve un accordo globale con la Turchia, che può essere davvero significativo nella realizzazione di un diverso modello di gestione dei rifugiati e richiedenti asilo", ha proseguito il capo del governo italiano riferendosi al Consiglio europeo straordinario col presidente turco Recep Tayyip Erdoan in programma domenica a Bruxelles.
Da parte sua il presidente francese ha dimostrato di avere le idee chiare e la sua posizione sui terroristi è netta: “Il nostro obiettivo è la distruzione del Daesh". In Libia bisogna arrivare a "un governo di unità nazionale" e occorre "mettere in sicurezza l’intero territorio, per impedire all’Isis di installarsi e rafforzarsi". I jihadisti dello Stato islamico "sono il nostro obiettivo principale".
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