Matteo Renzi, a Bogotà, intervenendo al Senato colombiano, ha tra le altre cose ricordato di non essere il primo fiorentino ad entrare in quel palazzo: "L’architetto che ha costruito questo palazzo era nato e cresciuto a Firenze – la mia città – ed ha studiato nello stesso liceo di Botero, l’Accademia delle belle arti”, ha sottolineato il premier. Che poi è passato a temi più politici. Affrontando il tema dell’immigrazione, per esempio (“L’Italia e’ orgogliosa di aprire le proprie braccia a chi rischia di morire nel Mediterraneo. Siamo fieri degli uomini e le donne della Marina Militare”) e quello delle riforme ("Non siamo stati un modello di stabilita’ ma le riforme consentiranno di avere anche in Italia un governo di cinque anni".
"Vorrei che l’Italia, da qui al 2040, diventasse il Paese dove si vive più a lungo. Vorrei un Paese dove si vive bene, con allegria, che ha un’idea di stile di vita basato sulla bellezza, che non nasconde i problemi ma che non si limita a piangere ed a lamentarsi", ha evidenziato il premier.
Con l’intervento al Senato colombiano di Bogotà Renzi termina la sua visita in Colombia, penultima tappa del suo viaggio in America Latina. Il premier è già partito per l’Avana dove oggi, tra l’altro, incontrerà Raul Castro.
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