Matteo Renzi, parlando a Termini Imerese, ha detto: “C’e’ una burocrazia che ci opprime. Lo Sblocca Italia, che va in consiglio dei ministri il 29 agosto, serve ad eliminare queste sabbie mobili". "La riforma del Senato e’ il segnale che la politica no ha paura di cambiare, questo e’ il vero segnale di cambiamento, ma ora cambino anche gli altri".
"La verifica su cosa fare a Termini Imerese ha una data di scadenza devastante, che e’ il 31 dicembre quando finisce la cassa integrazione straordinaria". Il premier spiega che "si parte dal presupposto che non fare piu’ macchine a Termini sarebbe una sconfitta. Siccome si son fatte bene, smettere di farle sarebbe un peccato".
Parlando a Gela, il presidente del Consiglio ha detto: “C’e’ un problema di cornice, riguarda come il Pubblico spende i soldi, compresi i fondi europei. Quando hai 40 miliardi da spendere e non li spendi e’ inutile cercare alibi. Tutti i discorsi perdono autorevolezza se non superiamo i vincoli della burocrazia. Ecco perche’ il problema e’ prioritario e lo abbiamo inserito nel provvedimento ‘Sblocca Italia”’. "In Sicilia riguardera’ alcune infrastrutture ferroviarie a Palermo, Catania, Messina, anche stradali, Agrigento, Caltanissetta ed altre province – ha aggiunto – Il nostro obiettivo e’ semplificare gli interventi. In Italia si e’ pensato che per evitare problemi di illegalita’ si dovessero complicare le procedure. Cosi’ chi e’ abituato a violare legalita’ e procedure continua a farlo. Paradossalmente, il complicare le procedure e’ stato un freno a chi fa le cose per bene".
Secondo Renzi ”se riparte il Sud riparte l’Italia”. ”Bisogna che l’Italia vada in ferie ma che riparta subito investendo sul turismo e attraendolo in localita’ come questa”. ”Oggi essere a Gela e’ un elemento di grande gioia anche se vi impegno venendo il 14 di agosto. Sono il primo premier a farlo e non vorrei essere l’ultimo”
RENZI A NAPOLI Con il rilancio di Bagnoli la citta’ di Napoli puo’ voltare pagina. Ne e’ convinto il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, giunto nel capoluogo campano alla vigilia di Ferragosto per firmare con il presidente della Regione, Stefano Caldoro, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il vicepresidente della Provincia, Ciro Alfano, un accordo di programma quadro per la bonifica del sito di Bagnoli, dove una volta vi era l’acciaieria dell’Italsider. Ma si punta anche sulla ricostruzione del Science Center di Citta’ della Scienza, in parte distrutto da un incendio lo scorso anno.
Renzi ha ribadito che ci saranno 34 milioni di fondi pubblici (cosi’ come previsto da un separato accordo quadro), ai quali vanno aggiunti anche quelli dei privati. Un simbolo che deve ”essere collegato a Bagnoli che, con buona pace di chi protesta, non puo’ essere tenuta in queste condizioni”. Intese che sono state giudicate con soddisfazione sia dal presidente della Regione Campania che dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Una visita rapida, quella di oggi, del premier a Napoli fatta per tenere fede ad un impegno assunto lo scorso 14 maggio in Prefettura: ovvero di fare il punto a Napoli ogni novanta giorni.
Ad accompagnare il premier il sottosegretario Graziano Del Rio e i ministri Poletti e Galletti. Un metodo di lavoro che Renzi non vuole abbandonare e per questo ha annunciato che sara’ di nuovo a Napoli il prossimo 7 novembre per confrontarsi ancora una volta con il presidente della Regione e con il sindaco della citta’ capoluogo. Sul tappeto ci sono tante questioni, ancora aperte, come quella del porto di Napoli, della linea ferroviaria ”Napoli-Bari” (alta capacita’) che a giudizio di Renzi ”potra’ cambiare il panorama del Mezzogiorno” cosi’ come e’ avvenuto per la alta velocita’. Al sottosegretario Graziano Delrio il presidente della Giunta regionale Caldoro ha consegnato tre dossier sui fondi per la cassa integrazione in deroga alle aziende della Campania, l’impiantistica ambientale e l’avanzamento della spesa dei fondi comunitari.
Prima tappa della visita napoletana di Renzi e’ stata nell’azienda K4A nel quartiere di Ponticelli, alla periferia orientale di Napoli e che produce elicotteri leggeri. Ma giunto a Bagnoli il premier e’ stato accolto anche da qualche contestazione di un piccolo gruppo dei lavoratori del Consorzio unico di bacino (due sono saliti per protesta su una gru), del ‘laboratorio politica Iskra’ e da alcuni rappresentanti dei comitati della ”Terra dei fuochi”, che avrebbero voluto incontro per fare un bilancio sul decreto varato 8 mesi per fronteggiare il fenomeno dei roghi tossici. Renzi, infine, ha voluto ricordare la compostezza della famiglia di Ciro Esposito, il tifoso morto in seguito alle ferite riportate negli scontri nei momenti precedenti la finale di Coppa Italia a Roma il 3 maggio scorso.
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