"Oggi non siamo a Napoli, non siamo andati a fare un’iniziativa sul territorio, perche’ ci sembrava opportuno evitare le naturali polemiche che per evidenti responsabilita’ continuano ad esserci tutte le volte in cui si parla di Bagnoli". Il presidente del consiglio Matteo Renzi evoca, senza citarlo, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dedicata alla firma del protocollo anticorruzione sul risanamento di Bagnoli.
"Siamo a Palazzo Chigi, in una sede istituzionale, e diciamo con forza che Bagnoli sara’ ripulita e risanata. Lo dobbiamo – aggiunge il premier – alle napoletane e ai napoletani. Perche’ se quelli che devono fare le cose, a cominciare da alcuni enti locali, non le fanno, allora tocchera’ a noi sostituirli, a cominciare dal commissario di governo. E lo vogliamo fare con le procedure piu’ all’avanguardia di tutte dal punto di vista della lotta alla corruzione".
"E’ bene che gli italiani sappiano che l’Italia è all’avanguardia. Siamo riusciti a far piegare la testa alla corruzione in diverse situazioni ma è una battaglia che non finisce mai". Così Renzi dopo aver siglato con l’Anac un protocollo di vigilanza per la bonifica dell’area di Bagnoli a palazzo Chigi, parlando del ruolo dell’Autorità guidata da Raffaele Cantone. "Per combattere la corruzione – ha detto Renzi – ci vogliono i giudici, le forze dell’ordine, gli inquirenti e gli amministratori onesti, che sono la stragrande maggioranza, di tutti i colori politici, come purtroppo ci sono disonesti in tutti i partiti politici e vanno cacciati".
"Bagnoli sara’ pulita e risanata. Lo dobbiamo ai napoletani ma soprattutto agli italiani che hanno speso quasi 300 milioni di euro in passato". "Questa e’ una buona notizia e proprio per questo non so quanto sara’ una notizia", ironizza.
Il protocollo di vigilanza sulle procedure per la bonifica delle aree di Bagnoli e’ stato firmato da Renzi, dal commissario di Bagnoli Salvo Nastasi, dal presidente dell’Anac Raffaele Cantone e dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri.
"Se riparte Bagnoli riparte Napoli, se riparte Napoli, riparte il Mezzogiorno, se riparte il Mezzogiorno riparte l’Italia, indipendentemente dalle valutazioni politiche". "Pompei e’ una scommessa su cui stiamo lavorando giorno dopo giorno, mentre sulla Reggia di Caserta ci sono in campo 40-50 milioni – ha spiegato il premier in merito alle altre iniziative del governo sulla Campania -. Il museo di Capodimonte e il museo archeologico hanno delle potenzialita’ strepitose. Inoltre c’e’ l’importante investimento che stiamo facendo per tenere aperte le scuole in estate e la Napoli-Bari che e’ finalmente partita nella sua fase di definizione".
"Per rimettere a posto le tante partite aperte in Campania occorrerà qualche colpo alla Higuain, ci vuole un’impresa eccezionale". Renzi ha citato, tra le altre, la questione delle eco-balle, annunciando che "nell’arco della prossima settimana le prime eco-balle se ne andranno".
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