Nel mondo sempre più connesso delle interazioni moderne, alcuni fenomeni sono destinati a ridefinire i confini stessi dei legami umani. Uno fra tutti? il sexting.
Non si tratta solo di messaggi provocanti inviati dietro uno schermo, ma di un fenomeno complesso che sta ridefinendo il modo in cui si interagisce e si comunica all’interno delle relazioni.
Un sondaggio recentemente condotto da Gleeden, l’app di incontri extraconiugali con oltre 1 milione e 257mila downloads registrati solo nel 2023, ha approfondito questo fenomeno in ascesa costante.
I risultati di questo studio, condotto su un campione di oltre 2,500 utenti italiani tra i 25 e i 50 anni, svelano un panorama inedito delle dinamiche relazionali nel mondo digitale.
“Il sexting, ovvero lo scambio di messaggi, foto e video di natura sessuale, cela al proprio interno una molteplicità di abitudini e fantasie, che riflettono la complessità delle relazioni umane nell’era della connettività -, spiega Sybil Shidell, Country Manager di Gleeden Italia – Per questo motivo abbiamo deciso di esplorare il fenomeno e di approfondire le motivazioni alla base di questo tipo di approccio”.
L’inizio del gioco virtuale
Quando si tratta di accendere la scintilla virtuale, il 30% degli intervistati ha confessato di lanciarsi subito nel sexting dopo aver conosciuto qualcuno su un’app di dating. Tuttavia, il 33% preferisce prendersi del tempo, aspettando di conoscere meglio la persona dall’altra parte, mentre uno ‘sfacciato’ 21% confessa di provarci sempre al secondo ‘appuntamento’, che si tratti di virtuale o di reale poco importa.
La durata dell’estasi digitale
Alla domanda “Quanto dura mediamente uno scambio basato sul sexting con un partner virtuale conosciuto su una app di dating?” il 42% dichiara di farlo per qualche settimana, mentre un solido 34% trova soddisfazione in scambi più brevi, che durano solo qualche giorno. Il 4% degli intervistati invece percepisce una netta correlazione fra approccio virtuale e probabilità di incontro fisico, fattore che influenza direttamente la durata della relazione virtuale.
L’orario perfetto per le fantasie
Anche se a qualcuno piace farlo la mattina appena sveglio (15%), la maggioranza degli intervistati (48%) ha svelato di preferire il sexting la sera, dopo il lavoro. Altri, invece, (18%) non hanno un orario preferito, lasciando che il flusso della conversazione decida il momento migliore per scatenare le fantasie.
Fantasie virtuali vs. incontri reali
La stragrande maggioranza, il 67%, preferisce sviluppare le fantasie virtualmente prima di incontrare fisicamente il partner virtuale. Esiste poi un 33% di utenti che dichiarano di non aver paura di lanciarsi in un appuntamento senza perdere tempo.
Il contenuto dei desideri
Messaggi audaci, foto suggestive o immagini esplicite? Il 39% ama i messaggi di testo piccanti e allusivi, il 37% opta per foto provocanti ma non necessariamente esplicite, mentre un restante 24% dichiara di non poter fare a meno di contenuti ‘per soli adulti’.