Nessun intervento militare in Siria: questo è quanto annunciato dal ministro degli Esteri britannico, William Hague, durante un incontro con la stampa a Strasburgo dove ha assunto la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Meglio un rafforzamento della pressione internazionale sul regime affinchè cessi la sua cruenta repressione, definita "completamente inaccettabile". Ma, ha aggiunto, "non penso che la risposta a questo sia un intervento militare che viene dall’estero": la situazione in Siria "è molto complessa".
Secondo Hague è necessario prevedere "sanzioni supplementari nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". "Certamente, il Regno Unito vorrebbe poter far adottare una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che esprima la condanna della Comunità internazionale riguardo all’uso della forza contro i civili da parte del regime siriano", ha aggiunto.
Nessun intervento militare in Siria: questo è quanto annunciato dal ministro degli Esteri britannico, William Hague, durante un incontro con la stampa a Strasburgo dove ha assunto la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Meglio un rafforzamento della pressione internazionale sul regime affinchè cessi la sua cruenta repressione, definita "completamente inaccettabile". Ma, ha aggiunto, "non penso che la risposta a questo sia un intervento militare che viene dall’estero": la situazione in Siria "è molto complessa".
Secondo Hague è necessario prevedere "sanzioni supplementari nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". "Certamente, il Regno Unito vorrebbe poter far adottare una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che esprima la condanna della Comunità internazionale riguardo all’uso della forza contro i civili da parte del regime siriano", ha aggiunto.
Nessun intervento militare in Siria: questo è quanto annunciato dal ministro degli Esteri britannico, William Hague, durante un incontro con la stampa a Strasburgo dove ha assunto la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Meglio un rafforzamento della pressione internazionale sul regime affinchè cessi la sua cruenta repressione, definita "completamente inaccettabile". Ma, ha aggiunto, "non penso che la risposta a questo sia un intervento militare che viene dall’estero": la situazione in Siria "è molto complessa".
Secondo Hague è necessario prevedere "sanzioni supplementari nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". "Certamente, il Regno Unito vorrebbe poter far adottare una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che esprima la condanna della Comunità internazionale riguardo all’uso della forza contro i civili da parte del regime siriano", ha aggiunto.
Nessun intervento militare in Siria: questo è quanto annunciato dal ministro degli Esteri britannico, William Hague, durante un incontro con la stampa a Strasburgo dove ha assunto la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Meglio un rafforzamento della pressione internazionale sul regime affinchè cessi la sua cruenta repressione, definita "completamente inaccettabile". Ma, ha aggiunto, "non penso che la risposta a questo sia un intervento militare che viene dall’estero": la situazione in Siria "è molto complessa".
Secondo Hague è necessario prevedere "sanzioni supplementari nei prossimi giorni e nelle prossime settimane". "Certamente, il Regno Unito vorrebbe poter far adottare una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che esprima la condanna della Comunità internazionale riguardo all’uso della forza contro i civili da parte del regime siriano", ha aggiunto.
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