‘La Regione Piemonte non e’ fallita, ma se continuiamo cosi’ non c’e’ alternativa al fallimento. I conti vanno risanati. Con le riforme la salveremo’: e’ la sintesi del Presidente della Giunta, il leghista Roberto Cota che, oggi, in un’affollata conferenza stampa con gli assessori alla Sanita’, Paolo Monferino, e al Bilancio, Giovanna Quaglia, ha fatto appello alla maggioranza per avere ‘coesione’ e alle opposizioni per avere ‘senso di responsabilita”.
La frase lapidaria pronunciata da Monferino ieri in Quarta Commissione Bilancio (‘La regione e’ tecnicamente fallita’) non e’ stata smentita, ma spiegata. E soprattutto inserita in un contesto che lascia spazio a possibilita’ di risanamento. Le opposizioni, pero’, hanno chiesto comunque una riunione straordinaria del Consiglio Regionale.
‘Il problema che si sta trattando – ha detto Cota – non e’ della maggioranza o dell’opposizione, ma e’ dei cittadini’ e in particolare delle nuove generazioni. ‘Bisogna risanare – ha sottolineato – per il bene delle generazioni future. Preferisco governare bene e non essere rieletto che governare male ed essere rieletto’.
Nessun allarmismo: non sono in pericolo gli stipendi dei dipendenti e i cittadini non saranno penalizzati ne’ attraverso nuove tasse ne’ con una riduzione in termini di servizi ed efficienza. ‘Lasciateci lavorare’, ha ripetuto Cota che ricorda di aver chiesto al Governo di versare i 400 milioni di euro gia’ assegnati e punta il dito sugli anni passati. Dalla recente relazione della Corte dei Conti – hanno spiegato lui e Monferino – le voci di spesa sono state sempre in crescita fino al 2010; poi, dal 2011 hanno cominciato a ridursi. Non sono nuovi ne’ le cifre ne’ i problemi, hanno sostenuto i due assessori. ‘E’ evidente di anno in anno la crescente difficolta’ della Regione a far fronte agli impegni verso le aziende sanitarie e le aziende non avendo ricevuto quanto dovuto dalla Regione hanno visto aumentare i loro debiti verso i fornitori. Per troppo tempo – ha sintetizzato Cota – si e’ speso piu’ di quello che si incassava’. Spiegazioni quelle di oggi che non sono servite a placare gli animi di quanti hanno subito chiesto le dimissioni della Giunta.
Oggi l’ex governatrice Mercedes Bresso ha commentato respingendo al mittente le non troppo velate accuse di malgoverno individuando nel 2006-2007 le maggiori criticita’. ‘Il solito scaricabarile’, ha detto. ‘A quasi tre anni dall’avvio della legislatura – ha continuato Bresso – ogni volta che un problema viene sollevato la Giunta parte con il solito scaricabarile sul passato. Purtroppo oggi non ha fatto eccezione; nell’ illustrazione dei dati hanno inventato un buco che riguarda gli anni 2006 e 2007, facilmente smentibile leggendo i dati ufficiali di bilancio’.
Dal Pd, il capogruppo in Regione Aldo Reschigna e il segretario del Pd piemontese, Gianfranco Morgando, hanno ribadito la richiesta di dimissioni. Anche per Andrea Buqicchio dell’Italia dei valori ‘Cota e Monferino sorvolano sulle criticita’ evidenziate dalla Corte dei Conti’ e tutto questo serve a preparare ‘il terreno per ulteriori tagli indiscriminati ai servizi sanitari’.
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