Giuseppe Civati (LeU), sullo strappo tra Nicola Zingaretti e Liberi e Uguali, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Le mie perplessità erano molto meno inquiete e inquietanti rispetto a quello che vediamo. Mi sembra un completo disastro. Il fatto di essere stati incapaci di esprimere una figura o di discuterla con lui mi sembra un disastro epocale”.
“Questo ci ricorda che la logica di spartizione e la logica burocratica non funzionano. Sembrava che Zingaretti fosse l’uomo della provvidenza, del dialogo, così ci avevano spiegato. Invece la sua non è una politica diversa. La politica fatta così è debole, basata su logiche che gli elettori rifiutano”.
Il futuro di Leu. “Intanto bisognerà capire se ci sarà una legislatura. Tutto il ceto politico si sta arrovellando su cosa convenga, soprattutto dal punto di vista personale. Per chi come LeU ha preso il 3%, è già partita la lotta darwiniana alla sopravvivenza. Io come sempre sono anticipo, mi sono già portato fuori dal Parlamento”.