Quest’anno si voterà in Sardegna, in Basilicata, in Abruzzo e in Umbria. In Sardegna starebbe tenendo banco il caso di Christian Solinas, l’attuale presidente della regione. Fratelli d’Italia vorrebbe candidare il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, ma la Lega non sarebbe di questo avviso e sarebbe favorevole a confermare l’attuale presidente, il quale è un suo esponente.
Oltre a ciò, la Lega avrebbe anche detto che se Solinas non fosse candidato, salterebbero anche le candidature di Marco Marsilio e Mario Bardi, rispettivamente presidenti in carica dell’Abruzzo e della Basilicata.
Prima di tutto, si spera che questa voce non sia vera.
In secondo luogo, nella coalizione di centrodestra c’è un partito che ha il 30% dei consensi, che è Fratelli d’Italia. Dunque, con tutto il rispetto per tutti, ci sono dei rapporti di forza che vedono Fratelli d’Italia nettamente più forte di tutti gli altri partiti della coalizione.
Nel 2022, Fratelli d’Italia ha fatto un passo indietro nella candidatura dell’ex-presidente del Senato ed esponente di Forza Italia Renato Schifani alla presidenza della Sicilia, al posto del presidente uscente ed esponente di Fratelli d’Italia Nello Musumeci.
Dunque Fratelli d’Italia è un partito disponibile al dialogo, ma non può certo non avere voce in capitolo riguardo alle candidature alle elezioni regionali e comunali nella coalizione, a maggior ragione per il fatto che sia il partito più forte nella medesima.
Ad oggi, i sondaggi danno Fratelli d’Italia al 30% dei consensi, contro l’8% della Lega e il 6% di Forza Italia. Certamente, si spera che si trovi la quadra, la quale probabilmente si troverà. Dividersi sarebbe un autogol.
Il centrodestra diviso perde. Fare regali ad un centrosinistra che è privo di contenuti, per dei motivi puramente personalistici, è una follia.
Penso, però, che certe voci di presunte divisioni nel centrodestra siano alimentate per creare confusione. Inoltre, se vince il candidato presidente, vince l’intera coalizione che lo sostiene. Questo non vuol dire che non si debba tenere conto dei rapporti di forza nella coalizione.