Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e candidato presidente alle elezioni regionali del Lazio, è intervenuto su Radio Cusano Campus. Passo indietro di Pirozzi in caso di candidatura di Giorgia Meloni alle regionali del Lazio, perchè? “Perché la Meloni è un leader nazionale, è innamorata di questa regione – ha spiegato Pirozzi -. per cui di fronte ad un atto d’amore come questo, senza nulla in cambio, mi ritirerei e continuerei a fare il sindaco perché sarei ben rappresentato in Regione. Sarebbe anche un modo per essere risarcita dal fatto che oggi non è sindaco di Roma. Farei un passo indietro solo se si candida lei o se mi danno la guida della Nazionale di calcio”.
“Io ho 500 comitati attivi, ho fatto 100 incontri pubblici e qualcuno sfoglia la margherita, ma la margherita si sfoglia in primavera e qui si vota il 4 marzo. Zingaretti e la Lombardi sono in campo, il centrodestra che fa? Questo è il momento in cui si parla di programmi e di soluzioni fattibili, invece il centrodestra sta lasciando campo aperto”.
“Possibile candidatura Gasparri? E’ un grande senatore, io credo che debba svolgere la sua funzione all’interno del Senato. Oggi sul campo della seconda regione più importante d’Italia per Pil, luogo culla della capitale e delle più grandi civiltà storiche, il centrodestra non c’è, per cui mi sembra di capire che si lascia campo aperto e se si lascia campo aperto si becca il contropiede”.
“Oggi faccio fatica a capire che tipo di squadra c’è, se non la mia. Poi magari diranno che sono io che voglio far perdere il centrodestra e invece secondo me c’è qualcuno che non vuole vincere, poi spiegherò perché. Se mi sono arrivate offerte? E’ tanto che il calciomercato è aperto, forse sia a sinistra che a destra sono abituati a pensare che ogni uomo ha un prezzo, ma io non sono un uomo in vendita”.