Il presidente della Repubblica Mattarella è rimasto stupito quando ha saputo che Matteo Salvini avrebbe disertato la visita al Colle. "Mi stupisco del suo stupore – commenta il leader leghista in una intervista al Messaggero -. Per parlare dei lavori di Camera e Senato andranno bene i nostri capigruppo. Io vorrei incontrarlo per parlargli della legge Fornero o del Fisco, per chiedergli di sensibilizzare il Parlamento su quello che è accaduto in questi giorni, giorni in cui si è visto di tutto. Cose che se avesse fatto Berlusconi…". E dice di aspettarsi da Mattarella "che dica dei no, e che mantenga la schiena dritta".
Inoltre, in una intervista al Secolo XIX, Salvini torna sulla sua battuta "che ci vado a fare da Mattarella? Potrei chiedergli il numero del parrucchiere": "Il mio non voleva essere un attacco al presidente della Repubblica, è giusto che vadano da lui i capigruppo di Camera e Senato, io ora non avrei nulla da dire a Mattarella. Poi, certo, lo ribadisco, non mi piacciono gli ex democristiani rigenerati. Mattarella lo valuteremo da quello che farà, per ora ci basta quello che ha fatto". E rifiuta il paragone con Beppe Grillo che attaccava l’allora presidente Giorgio Napolitano: "Non scherziamo, noi mica eravamo teneri con Napolitano. Così non lo siamo con Mattarella, non ci galvanizziamo per un suo invito al Quirinale. Ma ci rendiamo conto dei problemi degli italiani? Noi sì e in questa situazione, diciamo che nessuno può essere intoccabile, neppure il signor presidente della Repubblica".
Salvini conclude: "La Lega dice che non bisogna abolire la Bossi-Fini, ma invece dire basta all’invasione dei clandestini in Italia. Mentre il M5S vota con il Pd per l’abolizione della Bossi-Fini. Il punto è un altro: semmai è una parte degli ex elettori dei Cinque Stelle che adesso converge sulla Lega", "non sono un grande esperto di sondaggi, ma mi hanno detto che nel nostro ottimo risultato in Emilia Romagna abbiamo raccolto anche un terzo di ex voti di Fi e un terzo del consenso sarebbe arrivato da ex elettori del Movimento Cinque Stelle".
CON ALFANO NO "Con Alfano no, non ci andiamo per coerenza. Alfano ha scelto Renzi e la poltrona. E noi non possiamo fare accordi con chi penalizza le Regioni e sta nel governo delle tasse e degli immigrati. Con Forza Italia si può parlare, certo, anche se non ho capito ancora cosa vuole fare, se ha rotto con Renzi oppure no". Così Matteo Salvini in una intervista al Messaggero nella quale il leader della Lega Nord sottolinea che "in Veneto tutti i sondaggi ci dicono che possiamo andare anche da soli. E io non ho voglia di trattare, stare a mediare per un mezzo voto in più o m meno". Quindi se si votasse domani "andremmo da soli, meglio soli che molto male accompagnati, del resto. E questo vale anche per le altre regioni del Nord, per la Toscana e per la Liguria dove avremo i nostri candidati". E di Berlusconi dice: "Domenica scorsa l’ho visto, eravamo ad Arcore. Mi ha detto che ha sbagliato a fidarsi di Renzi e che si batterà contro ‘queste riforme sbagliate’. Abbiamo parlato anche delle Regionali in Veneto. Gli ho confermato che noi sosterremo il governatore uscente Luca Zaia e che se lui va a braccetto con Alfano vorrà dire che prenderemo strade diverse".
Il leader della Lega Nord torna a proporre il blocco navale davanti alle coste libiche: "Guardo ai fatti. Con Berlusconi ce ne sono stati di positivi e negativi. Berlusconi ha fatto grandi cose in politica estera. Se adesso al posto di Renzi ci fosse lui mi sentirei più tranquillo. È da matti parlare della guerra come fanno questi ministri, ne parlano come se stessero parlando del bei tempo che fa". "L’ho detto e lo confermo. In questo modo eviteremmo nuovi naufragi, nuovi annegamenti e possibili infiltrazioni di terroristi. E riusciremmo a istituire dei centri di raccolta, una cosa che ha proposto persino Alfano contro il quale, insieme a Giorgia Meloni, abbiamo presentato un esposto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina".
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