Queste elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria attestano un avanzamento sostanziale del centrodestra nonostante la sconfitta nella prima. Infatti, in settant’anni di repubblica, non si è mai vista un’elezione in Emilia-Romagna in cui il centrosinistra non sia partito da vincitore. Questa volta, il centrosinistra ha dovuto sudare per vincere.
Il presidente in carica Stefano Bonaccini ha battuto la senatrice leghista Lucia Borgonzoni con otto punti percentuali in più per effetto del voto disgiunto. Infatti, la coalizione di centrodestra ha preso più voti.
In Calabria, il centrodestra ha stravinto. La candidata presidente di centrodestra Jole Santelli ha staccato quello di centrosinistra Filippo Callipo di 20 punti. Dunque, chi dice che l’avanzata del centrodestra si sia fermata con la sconfitta in Emilia-Romagna commette un errore. Nel complesso, vi è un avanzamento della coalizione di centrodestra. La vittoria di Bonaccini in Emilia-Romagna potrebbe essere classificata come la “vittoria di Pirro” del centrosinistra.
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