Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in conferenza stampa a Verona, parlando di elezioni regionali ha detto: “In Veneto le elezioni andranno benissimo, come sempre. Vinciamo ancora in Veneto e mandiamo a casa Renzi. Ma da queste elezioni regionali ci aspettiamo un grande segnale da tutta Italia. Un segnale di sfratto a questo presidente del Consiglio inconcludente. Siamo molto, molto ottimisti".
Per il presidente dei deputati azzurri "Renzi è in piena confusione mentale. Gioca a fare il sinistro, gioca a fare il destro: la verità, che comincia a vedersi con chiarezza, è che non sta combinando niente. Adesso tocca a noi vincere alla grande alle elezioni regionali e costringere Renzi alle dimissioni. Così come accadde a D’Alema nel 2000. Anche allora il presidente del Consiglio diceva di vincere e poi fu costretto a lasciare Palazzo Chigi". Brunetta insiste: "Il vento sta cambiando. Crediamoci, crediamo nella vittoria. Conquistiamo le regioni e liberiamo l’Italia da Renzi".
Guardando alla Campania: “Il Partito democratico sta sostenendo, e Renzi e’ il segretario del Pd, un candidato come De Luca che semmai venisse eletto, cosa che non accadra’ mai per la grande intelligenza degli elettori campani che sceglieranno Caldoro, non potrebbe insediarsi alla presidenza della Regione e scatenerebbe un putiferio con ricorsi e contenziosi a raffica". "La candidatura di De Luca e’ una candidatura contro la legge, contro la morale che tante volte dalle parti del Partito democratico usano solo per tornaconto personale, una candidatura contro la logica. E Renzi sta sostenendo un candidato di questo tipo: dovrebbe vergognarsi".
Insomma, “siamo ottimisti. Tutte le regioni sono contendibili, ce la giochiamo ovunque. Il nostro elettorato non ha cambiato idea, è semplicemente in attesa. In attesa che torni Berlusconi. E Berlusconi sta tornando, è tornato. Tutti i sondaggisti dicono che Berlusconi in campo vale 5 punti". "E Berlusconi in campo che vale 5 punti vuol dire rimettere in discussione tutti i risultati di queste regionali, tranne la Toscana, che probabilmente andrà al ballottaggio, e già quello sarebbe un risultato straordinario".
Secondo Brunetta "siamo in grande ascesa. Ricordiamo cosa successe nel 2013: Berlusconi da solo, con una straordinaria campagna elettorale, azzerò 6-7 punti di gap rispetto al centrosinistra di allora. A questo punto diventano contendibili tutte le regioni: altro che 7-0, 6-1 o 5-2. Adesso il risultato più probabile è 4-3 per loro, ma io credo possa essere anche 3-4 per noi. Vinciamo in Veneto, Campania e Liguria e ce la giochiamo alla grande in Umbria e nelle Marche".
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