La spallata che il centrosinistra avrebbe voluto dare al governo nazionale passando per le Regionali d’Abruzzo non c’è stata. Marsilio, presidente uscente, è stato riconfermato nel suo ruolo, evitando così altri scossoni al governo Meloni dopo il risultato delle elezioni in Sardegna. L’esecutivo, almeno per il momento, può continuare a veleggiare tranquillo.
“Bellissima vittoria del centrodestra in Abruzzo che premia il lavoro del presidente Marsilio e di tutta la coalizione che cresce e si consolida”, dichiara in una nota il deputato e il responsabile dell’organizzazione di Forza Italia, Francesco Battistoni.
Molto buono il risultato per Forza Italia, che ha conquistato oltre il 13% dei consensi, confermandosi così – sottolinea Battistoni – “forza politica forte e determinate, segno evidente che lo straordinario lavoro messo in campo dal Segretario Nazionale Antonio Tajani, dal coordinare regionale Nazario Pagano e da tutti i candidati in lista ci ha premiato nei numeri e nei consensi”.
Dall’altra parte si leccano le ferite e si mettono in discussione: “Apro la mia personale riflessione sul ruolo da Coordinatore e la metto nelle mani del presidente Giuseppe Conte”, scrive sui social il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, Gianluca Castaldi, dopo l’esito del voto.
“Che peccato per noi abruzzesi aver perso l’occasione di una guida speciale come Luciano D’Amico – scrive Castaldi – A lui il mio grazie e a tutti coloro si sono spesi per provarci”.
Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Partito democratico, in una nota dichiara: “Il Pd ha fatto la sua parte e ha ottenuto un bel risultato, di cui ringrazio elettori e militanti. Ora dobbiamo costruire una opposizione sempre più seria, compatta e determinata alla giunta Marsilio. Comincia un altro percorso e D’Amico sarà una guida autorevole”.
In Abruzzo il campo largo era davvero larghissimo: a Conte e Schlein, infatti, lì si erano aggiunti Renzi, Calenda e compagnia cantante. Tutti insieme, non sono riusciti a battere il centrodestra unito.
“Il centrodestra, unito, non ha rivali” scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Lucio Malan, senatore Fdi, da parte sua osserva: “Gli abruzzesi hanno premiato il buon governo di Marco Marsilio a livello regionale e il buon governo di Giorgia Meloni a livello nazionale. Il centrodestra guadagna sette punti rispetto alle elezioni politiche, Fratelli d’Italia è il primo partito, sconfitta la sinistra e le macchine del fango. Siamo soddisfatti e interpretiamo questo risultato come un incoraggiamento a proseguire nell’attuazione del programma”.
LE PAROLE DI MARSILIO
“Spero – esordisce il presidente uscente Marco Marsilio, Fratelli d’Italia, che ha ottenuto una riconferma tutto sommato abbastanza comoda – che questa attenzione spasmodica per la nostra piccola regione possa durare nel tempo, e lavoreremo perché accada davvero. Cinque anni fa il mio obiettivo era riportare l’Abruzzo al centro della politica dopo decenni di disattenzione che aveva portato a un deficit di infrastrutture. Che gli investimenti possano diventare realtà e ricucire il rapporto tra l’Abruzzo e il resto del Paese”.
Secondo Marsilio la Regione Abruzzo “non meritava di essere dipinta come allo sfascio, governata ‘da un abusivo’, con una sanità allo sbando. Si è inventato che io e mia moglie siamo stati indagati: aspetto tutti in tribunale, perché non accetto che la mia onorabilità sia tirata in ballo per questioni politiche”.
Del resto “era evidente che in qualche modo l’Abruzzo sarebbe stata una sfida dal carattere nazionale, dopo la narrazione sul vento sardo, e per il fatto che per la prima volta era un uno contro uno e l’opposizione era tutta insieme. Ma il campo lungo ha prevalso sul campo largo. Parafrasando il mio slogan, c’è un Abruzzo che fa bene all’Italia”.
Marsilio non lesina critiche al centrosinistra: “Non ho mai avuto dubbi sul risultato, ma non partivamo affatto da una situazione di vantaggio. I primi sondaggi ci davano alla pari in caso di campo largo nell’opposizione. Faccio i miei complimenti a D’Amico che è riuscito a mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. Gli auguro di rimanere a guidare l’opposizione in consiglio comunale e magari di farla crescere qualitativamente. Ma noi avevamo una marcia in più”.
IL PROGRAMMA DEI PROSSIMI GIORNI
Dopo la conferenza stampa a palazzo Silone a L’Aquila, in un auditorio gremito, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio sarà a pranzo in città con diversi esponenti di FdI.
Presenti al palazzo della Regione, tra gli altri, i parlamentari abruzzesi Etelwardo Sigismondi, Guerino Testa e Guido Liris. In sala anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
Nel pomeriggio, Marsilio si collegherà con diverse trasmissioni radio e tv sia locali che nazionali.
Domenica è atteso a Bruxelles, dove incontrerà il Comitato europeo delle Regioni del gruppo Ecr di cui è presidente. In programma tre giorni di appuntamenti nella capitale europea. Al termine degli impegni, il presidente andrà in vacanza all’estero per quattro giorni.