Bene i regali che continuano a dare piacere a chi li riceve nel tempo, male quelli che ‘colpiscono’ perche’ inaspettati ma avrebbero potuto essere sostituiti da una cosa voluta da tempo e anche donazioni e altri doni ‘etici’. A scoprire gli errori piu’ comuni nella scelta e’ stato uno studio dei ricercatori della Carnegie Mellon University pubblicato sulla rivista Current Directions in Psychological Science, che ne sottolinea tre in maniera particolare.
“Abbiamo studiato diverse ricerche precedenti in quest’area alla ricerca di fattori comuni – spiega Jeff Galak, uno degli autori -. Quello che abbiamo trovato e’ che il donatore vuole stupire il ricevente con un regalo che puo’ essere usato subito, mentre quest’ultimo e’ piu’ interessato a un regalo che abbia valore nel tempo”.
Dallo studio sono emersi tre errori principali che si fanno al momento della scelta. Uno dei piu’ comuni, si legge, e’ regalare qualcosa di inaspettato quando il ricevente ha gia’ espresso un sua lista dei desideri. Meglio quindi, suggeriscono gli autori, indagare prima su eventuali preferenze. Inoltre si tende a concentrarsi su regali ‘tangibili’, di cui si possa usufruire al momento trascurando la possibilita’ di scelte ‘esperienziali’, come dei biglietti per un concerto o un massaggio, che possono dare beneficio in un secondo momento, e che secondo uno studio dell’universita’ della Pennsylvania fanno sentire molto di piu’ a chi li riceve il legame con chi li fa.
Anche i regali ‘etici’, infine, come ad esempio una donazione, possono essere apprezzati sul momento ma poi danno luogo a delusioni in chi li riceve. Se proprio si vuole farli, ha scoperto una ricerca della Harvard Business School, hanno un effetto maggiore se non sono anonimi, ma fatti a nome del ricevente. Anche una spesa elevata, sottolineano gli autori, non e’ una garanzia di successo del regalo, se non si e’ sufficientemente empatici con i desideri del destinatario.
“Scambiamo regali con le persone a cui teniamo – conclude Galak -, in uno sforzo di renderle felici e di rafforzare il legame che ci lega a loro. Prendendo in considerazione quanto valore potranno avere i regali durante la loro presenza nelle mani del ricevente, piu’ che quanto possano farlo sorridere al momento dell’apertura, puo’ facilitare il raggiungimento di questi obiettivi”.
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