Caro direttore,
carissimo Ricky,
mi spiace non condividere la Tua riflessione sui risultati del Referendum. Premesso che i milioni di euro gettati via non sono i 34 degli italiani all’Estero bensì i quasi quattrocento degli italiani tutti per un referendum che non aveva senso se non per gli ambientalisti di un certo tipo e per una sinistra (soprattutto PD) che vuole Renzi fuori dal Palazzo, ma non avendo i numeri (o il coraggio) per farlo cadere si aggrappa ad ogni zattera che passa per riuscirvi; premesso questo, dicevo, mi spiace dover constatare che si torni a parlare di voto telematico senza avere la cognizione di cosa questo comporti, anche dal punto di vista dei brogli, e contestando la partecipazione degli elettori residenti all’Estero si metta a rischio un diritto sacrosanto.
Il tentativo di limitare il voto solo a chi ne faceva richiesta (elezioni Comites) ci ha portato ad una partecipazione del 3-5% e a un voto che gli addetti ai lavori possono controllare molto più agevolmente rispetto all’invio del plico a tutti gli aventi diritto. Il ruolo dei Parlamentari ed il vantaggio (?) che i connazionali hanno ricevuto in questi dieci anni merita una discussione a parte e certamente spessissimo e’ stato un ruolo di penosa sudditanza ai partiti che ne ha svilito lo spirito "Tremagliano". Ma torniamo al Referendum.
Io contesto i numeri che Tu ritieni vergognosi ed invece sono più che decenti. A ben guardarli credo che i connazionali abbiano dato una risposta più che sufficiente all’appello referendario. Bisogna premettere infatti che questa volta c’era un invito preciso da parte del Pd, dei partiti di Governo e un velato assenso di Forza Italia (Berlusconi non ha votato) a non andare a votare per motivazioni che si possono o no condividere, quindi è chiaro che chi si rifà a queste posizioni politiche non e’ andato a votare. C’e’ poi chi non ha votato per convinzione personale come il sottoscritto che pur non condividendo l’operato del Governo, soprattutto per la sua politica di devastazione degli Italiani residenti all’Estero, si e’ ritrovato Renziano suo malgrado.
Il riferimento ai numeri delle percentuali e’ totalmente errato e mi spiego. Alle ultime elezioni politiche del 2013 in Italia vi e’ stata una partecipazione del 75% degli elettori contro una partecipazione degli stessi al Refendum del 31,2% con un calo del 58% per i motivi sopra esposti. Nelle stesse elezioni gli italiani all’Estero hanno votato rispettivamente il 31.6% alle politiche ed il 20% al referendum con un calo solo (rispetto all’Italia) del 36%. Quindi non mi sembra proprio che il comportamento degli italiani oltre confine sia diverso da quello dei connazionali che vivono nella beneamata Patria, anzi.
Revisioni del modo di votare sono in questo caso immotivate. Una revisione totale dei ruoli e quindi delle configurazioni delle Rappresentanze e della loro utilita e’ necessaria per fermare la deriva indecente cui stiamo assistendo.
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