“La pancia del Paese vuole un cambiamento. Sono convinto che il referendum passerà”. Così Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi per i suoi primi 1000 giorni di governo. “Continuo a pensare, con buona pace degli istituti di sondaggio, che prevalga il Sì. Comunque vedremo i risultati, e lasceremo che la democrazia possa parlare”.
“Ci saranno 25, 30 milioni di persone che andranno a votare e dovranno dire se vogliono un’Italia che cambia o se vogliono mantenersi le regole di oggi. Io penso e spero che la voglia di cambiare che avverto così forte quando giro per il Paese, e un pochino abbiamo girato”, porterà alla vittori a del Sì. Perché “se vince il No rimane il Cnel, il rimborso ai consiglieri regionali, il questore del Senato… Se volete la mia opinione, anche a costo di sembrare ingenuamente ottimista, io continuo a pensare che ci sia nella pancia del Paese una voglia di cambiamento straordinaria, e tutto dipende da come sarà fatto l’ultimo miglio”.
Renzi fa i conti: “Si vince con 15 milioni di voti, il 60 per cento di affluenza. E quindi e’ fondamentale portare tanta gente a votare. Il tema fondamentale sono gli indecisi”.
E se vincerà il No? “Cosa succede se vince il No al Governo lo scopriremo solo vivendo. Io penso che questo referendum possa segnare davvero il cambiamento. Questo Governo e’ nato per cambiare e per fare le riforme istituzionali. Ove i cittadini bocciassero queste riforme, verificheremo la situazione politica”.
“Tutti i sondaggi – ha sottolineato Renzi – danno il No in testa, ma da un lato uno potrebbe buttarla sul ridere visto che nel 2016 in nessuna consultazione i sondaggi sono stati azzeccati”.
1000 GIORNI Dopo 1000 giorni di governo “non sono soddisfatto: se lo fossi, vorrebbe dire che sto sbagliando tutto. Siamo passati dal meno al più dal 2014 ad oggi. Possiamo dire che sia un risultato positivo, ma che sia sufficiente, no”. Secondo Renzi infatti “c’è ancora moltissimo da fare nel Mezzogiorno”.
EUROPA “Stanno diminuendo le nostre procedure di infrazione e questo ci porta a dire con ancora piu’ determinazione che questa Europa cosi’ non ci basta e che vogliamo lavorare perche’ finalmente cambi”.
BANCHE “Il governo non risolve le questioni di una singola banca ma” si occupa di “difendere i correntisti, cosa che abbiamo fatto e per cui confermo l’impegno. Nessuno perdera’ un centesimo del proprio conto corrente”. Cosi’ il presidente del Consiglio Matteo Renzi risponde a una domanda sull’allarme lanciato da Bankitalia sulla bassa redditivita’ delle banche e se questo problema si possa attribuire alla politica governativa.
“Che i mercati attendano l’esito del referendum e’ ovvio, che la questione della risoluzione del problema banche sia da attribuire a questo governo, invece, richiede uno sforzo di fantasia. In tutti gli altri Paesi i governi sono intervenuti finche’ le regole europee lo permettevano. Da noi si e’ scelto di non farlo. In passato, quando si poteva, non si e’ fatta una bad bank come in Spagna o un intervento pubblico nel sistema come in Germania. Ma noi abbiamo fatto il decreto sulle popolari atteso da diciassette anni”.
DE LUCA “Vincenzo De Luca ha detto delle cose profondamente sbagliate e gliel’abbiamo detto. Ma non si puo’ accostare alla mafia”. “Ha detto una frase indifendibile ma e’ un campione della lotta alla illegalita’ nel suo territorio”.
JOBS ACT “Ritengo il Jobs Act sia la legge che ha inciso in maniera più forte sulla realtà, ha rimesso in moto l’occupazione anche se purtroppo soltanto al Nord”.
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