Inizia l’avventura dell’Italia alle Olimpiadi del Brasile. Matteo Renzi a Rio apre con il Redentore tricolore, poi inaugura la stupenda Casa Italia a picco sull’Oceano, quindi in tuta blu notte, quella ufficiale, partecipa con gli atleti azzurri all’alzabandiera al villaggio olimpico, prima di un passaggio in palestra. A San Paolo, dove ha passato qualche ora oggi prima di assistere venerdì all’avvio delle olimpiadi al mitico Maracana’, Renzi si rimette l’abito scuro del premier politico, incontrando rappresentanti della comunita’ italiana paulista. E tra i temi affrontati spiccano inevitabilmente le riforme in corso in Italia e il peso delle comunita’ italiane all’estero.
"Sono felicissimo di essere qui – aggiunge – basta con le polemiche". Su Roma 2024, attualmente "in pole", un solo accenno, che chiude la questione, almeno per il momento. "Per quindici giorni parliamo solo di sport e Olimpiadi – chiosa il premier -. Anche quelli contrari si ritroveranno uniti, orgogliosi del tricolore. C’e’ un momento in cui si possono fermare le polemiche".
San Paolo e’ la terza tappa del suo viaggio in Brasile dopo Salvador e Rio de Janeiro. Nella capitale paulista l’Italia ha radici profonde: sono infatti circa sei milioni i discendenti degli italiani residenti, sugli oltre 30 milioni presenti in Brasile. All’incontro partecipa tra l’altro Fabio Porta, deputato Pd eletto nella ripartizione estera Sud America, che il 2 giugno ha lanciato un Comitato per il Si’ al referendum costituzionale a Porto Alegre e il presidente della Camera di commercio italo-brasiliana, Edoardo Pollastri, che presiede il Comitato per il Si’ di San Paolo.
A proposito di riforme, il premier avverte: ”Dobbiamo fare tutti uno sforzo affinche’ questo referendum sia sui contenuti e vi ringrazio per sostenerlo. ‘Pensate a cosa significa non avere la fiducia alla Camera e al Senato, questo è un elemento importante perche’ significa maggiore stabilità”, ha detto Renzi, sottolineando che ”il peso degli italiani all’estero sara’ importante”.
Per quanto riguarda le Olimpiadi "diciamo ‘Forza azzurri’ e non altro, per non buttarla in politica". Renzi ha aggiunto che nel calcio tifera’ Brasile "anche perche’ l’Italia non e’ qualificata" ai giochi olimpici.
TRICOLORE A RIO – Il tricolore c’e’, sventola al sole dell’inverno brasiliano. E l’Italia si scalda alle note dell’inno di Mameli, intonato anche dal premier Matteo Renzi: i Giochi di Rio si cominciano a tingere d’azzurro, perche’ con la cerimonia dell’alzabandiera nel villaggio olimpico parte ufficialmente l’avventura italiana. Un ultimo bagno di folla collettivo, con il presidente del Coni, Giovanni Malago’ a sostenere il suo team e il presidente del Consiglio, volato a Rio con la moglie e uno dei figli, a sperare di poter applaudire le prime medaglie azzurre. "Per l’oro n.200 non e’ che ho molto tempo – ha scherzato il presidente del consiglio in tenuta da atleta durante la cerimonia al villaggio – non voglio mettere pressione, ma noi domenica siamo in Italia…". Il tempo in effetti non e’ molto per poter brindare, anche se nella sola giornata di sabato gia’ qualche brivido e’ atteso. Almeno sulla carta.
Intanto, l’alzabandiera ha dato il via ufficiale all’Olimpiade azzurra con una cerimonia che e’ una festa. Prima le danze colorate e acrobatiche che animano lo show al villaggio in omaggio alle squadre, con un sapiente mix di tradizione e innovazione e la musica brasiliana di ieri e di oggi a fare da motivo conduttore. Poi la cerimonia ufficiale, l’inno di Mameli, cantato da tutto il gruppo azzurro, da Renzi e dalla first lady Agnese, con il figlio che si aggira tra i campioni. E ce n’erano tanti tra gli azzurri, che nonostante gli allenamenti incalzanti hanno voluto essere presenti. Per loro molti selfie con Renzi, ma anche tante ambizioni di medaglia. In molti tra gli azzurri presenti oggi al villaggio saranno chiamati a scendere in campo da subito: si parte infatti ‘col botto’ perche’ quella di sabato – scaramanzia permettendo – potrebbe essere una giornata di gloria per l’Italia che si affida nella mattinata brasiliana a Petra Zublasing una delle favorite nella carabina 10 m, poi prosegue in strada sul tosto circuito olimpico per i ciclisti.
Nibali e Aru pedalano per vincere, altro che De Coubertain. Lo stesso Rosella Fiamingo, bicampionessa mondiale della spada, unica azzurra a salire in pedana nella specialita’: il podio e’ a tiro. Ma c’e’ anche Detti che nei 400 stile potrebbe tirare fuori la bracciata vincente e lanciare da subito pure l’Italnuoto. E poi ci sono gli arcieri (Nespoli, Galiazzo e Pasqualucci). Poi arriveranno anche tutti gli altri. Tra loro Clemente Russo: forse non sara’ l’ultima Olimpiade ("a Tokyo avro’ 38 anni, un pensiero lo faro’"), di sicuro sara’ seguita da un ritorno sul set per un nuovo film da protagonista. Nel totale, qualche medaglia in meno di Londra e’ stata stimata, all’appello manca sicuramente quella che sembrava fatta di Gimbo Tamberi, come ha ricordato lo stesso Renzi ("era uno dei favoriti, lo sara’ a Tokyo tra quattro anni"), ma l’entusiasmo tra i ragazzi cresce. Quel tricolore che ora sventola al villaggio in tanti sognano di vederlo anche sul podio.
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