Maurizio Martina, deputato Pd, in una intervista su Avvenire parla del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari.
”La riduzione dei parlamentari è un primo passo. Non la dipingerò mai come una riforma epocale, ma penso che sia utile per avere un Parlamento più efficiente, più responsabile e più rappresentativo. Poi è chiaro che, a prescindere dalle leggi, conta la qualità delle persone ed è giusto fare una riflessione su come si seleziona la classe politica. Quanto al PD, deve indicare una rotta, pur rispettando le opinioni differenti al suo interno. Mi pare inoltre evidente il tentativo di diverse forze di utilizzare il referendum contro il governo. Un motivo in più per lavorare a sostegno del Sì”.
Nel Pd si fa sentire anche Andrea Marcucci, senatore dem: “Trovo il dibattito, soprattutto dentro il Pd, sul Referendum confermativo, molto ricco e molto vivace”. “I tanti colleghi e militanti che si confrontano sulle ragioni del Si’ e sulle ragioni del No – sottolinea – sono tutti appassionati e a loro modo convincenti. Ecco, questa ricchezza e’ un bene da preservare, un bene prezioso quasi unico nel panorama della politica italiana. Siamo un partito di donne e di uomini che pensano con la loro testa, non di follower adoranti. Siamo il partito Democratico, non una caserma”.
“PD SI IMPEGNI PER IL SI”
Maurizio Martina, deputato Pd, rivolge un appello al segretario dem, Nicola Zingaretti, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it sul Referendum sul taglio del numero dei parlamentari.
L’ex ministro dell’Agricoltura ribadisce il suo Sì “anti-populista” al Referendum costituzionale del 20 e 21 settembre, ritenendo che con il taglio il Parlamento diventerebbe “più snello” e anche “più efficace e più utile”.
Sulle parole di Zingaretti su chi lavora contro il partito, Martina risponde: “Penso che il segretario abbia voluto lanciare un allarme, vista l’importanza dell’appuntamento”.
“Credo che il Pd – ha sottolineato Martina – farebbe bene, con la direzione del 7, ad assumere una posizione chiara, di sostegno a questa riforma rispettando anche chi non se la sente. Penso che un grande partito come il nostro debba dare un orientamento”.