Mario Segni, storico leader referendario degli anni ’90, è intervenuto a ‘La Storia Oscura’ su Radio Cusano Campus per parlare del voto di domenica 4 dicembre: “Io voterò ‘SI’ – ha detto Segni – ma non per fare un piacere a Renzi, anzi aggiungo che voterò ‘SI’ nonostante Renzi. Perché il presidente del Consiglio ha fatto una cosa che ha urtato tanti italiani e tanti riformisti come me; cioè Renzi ha fatto tutta questa campagna elettorale come se il discorso delle riforme in Italia iniziasse con lui, per la serie io sono il messia e sono appena arrivato eccomi qua guardatemi tutti. E questa direi che è quasi un’offesa per chi invece ha combattuto per anni come me e come tutti noi referendari”.
“Renzi si è dimenticato che fummo noi referendari a introdurre ad esempio l’elezione diretta del sindaco, il sistema elettorale maggioritario e tanto altro”.
“Al di là di questo, però, voterò ‘SI’ al referendum costituzionale perché io credo che anche se questa riforma ha molti difetti, tuttavia bocciarla sarebbe uno sbaglio e soprattutto il bocciarla innescherebbe un meccanismo politico che rischia di riportarci al sistema proporzionale quindi cancellando proprio quei referendum di oltre 20 anni fa per i quali gli italiani andarono a votare in massa con una valanga di ‘SI’”.
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