"Ormai abbiamo superato il ridicolo e siamo arrivati all’indecenza. Renzi dice una cosa e dopo un quarto d’ora la smentisce. Non sara’ mica stato contaminato dallo stesso morbo del suo padrino Berlusconi? Per mesi il capo del governo ci ha parlato di cataclismi in caso di vittoria del no, legando l’esito del referendum alla sua permanenza al governo, ed ora continua a smentire se stesso e la Boschi che, addirittura, irresponsabilmente, aveva paventato una minore sicurezza in Italia, nel caso di una sconfitta del si’, e un conseguente aumento del rischio terrorismo. Ma come, dopo la sempre piu’ probabile sconfitta al referendum, non ci sara’ piu’ il diluvio universale? Lo dica anche al ministro delle Riforme che, insieme a lui, ha sempre sostenuto il contrario". Cosi’ in una nota i parlamentari 5stelle delle commissioni Affari costituzionali.
"Evidentemente, sondaggi alla mano – afferma M5S – Renzi e accoliti non sanno piu’ che pesci pigliare, ma continuano a prendere in giro i cittadini non indicando la data della consultazione popolare. Questo atteggiamento e’ grave e dimostra che non hanno a cuore le sorti del Paese, ma solo i loro interessi di bottega. Invece di parlare a vanvera il presidente del Consiglio indichi la data nella quale i cittadini potranno esprimersi sull’obbrobrio targato Renzi-Boschi-Verdini".
Dal blog di Beppe Grillo parte poi un duro attacco al premier Renzi. "RenziValeZero, come la crescita del Pil", il titolo del post firmato MoVimento 5 Stelle Senato. "L’Istat – si legge – ha confermato la variazione nulla del Pil nel secondo trimestre 2016 e i dati aggiornati non fanno ben sperare: se crescono di poco l’agricoltura e i servizi, a trascinare in basso l’economia e’ l’industria (-0,6%). Il Bomba, che sperava in una sorpresa, ha dovuto mandare Padoan davanti alla telecamere a dire che ‘c’e’ crescita’. Peccato che questa crescita, gia’ di per se’ drogata dai profitti della criminalita’, sia ad oggi meno della meta’ di quanto previsto dal Governo nei mesi passati. Se il Pil rimanesse fermo anche nel terzo e quarto trimestre, infatti, nel 2016 avremmo un misero +0,7% (fanalino di coda in Europa), contro il +1,6% sul quale il Governo ha costruito tutto l’impianto dei conti pubblici nella scorsa legge di Stabilita’. Nel Documento di Economia e Finanza di aprile i tecnici del Governo hanno abbassato la cresta, sparando un +1,2% comunque lontanissimo dalla realtà".
Discussione su questo articolo