Silvio Berlusconi pubblica una lettera su Facebook nella quale invita a votare No al referendum costituzionale del 4 dicembre. Migliaia i commenti al post. Tanti sono con lui, naturalmente. Ma sorprendentemente, tanti altri, pur confessando di averlo sempre votato, assicurano che questa volta non lo seguiranno e voteranno Sì alla riforma.
Abbiamo preso, a caso, alcuni commenti che rendono bene l’idea. Antonio De Rosa scrive: “Caro Silvio, ti ho sempre votato e continuerò a farlo, ma sul referendum non sono d’accordo con te. Tu volevi abolire il Senato, forse non è come volevi tu, ma qualcosa si è fatto. Io voto Sì”.
Luca de Bernardi: “Voterò SI invece caro Silvio, pur stimandoti e dopo averti votato milioni di volte in questi anni”. Riccardo Massa Strano: “Poco meno di tre anni fa (lo so perchè militavo nel suo partito) lei era il più grande sostenitore di queste riforme”.
Marco Price Prati: “Sarà… ma dopo tanti anni di Italia governata da te, mi viene voglia di fare l’esatto contrario di quello che dici!”.
Michele Bonante entra nel merito e ragiona così: “Una lettera piena di spauracchi e di travisamenti che giustificherei solo pensando che lei non ha letto la Riforma. Leggere che uno che ha tentato di introdurre in Italia il Presidenzialismo paventa la fine della democrazia con le riforme proposte, non può che far sorridere. Nella riforma proposta non vengono neppure sfiorati gli articoli sulle competenze del Presidente del Consiglio. Forza Italia, con il suo ossessivo antirenzismo e con la chimera di impossessarsi del potere, sta consegnando il Paese a Grillo. Lo scenario che si delinea con la vittoria del NO, vi sia chiaro, non è Berlusconi Premier ma Grillo Presidente del Consiglio, Di Maio e Di Battista ministri. Se è questo il vostro obiettivo, votate pure NO, cari elettori di Berlusconi e di Brunetta!”.
Rosanna Baccolo: “Noi voteremo SI e siamo in 5, perché bisogna incominciare a cambiare qualcosa in questo paese. Chi vota no ci pensi bene perché poi non si deve più lamentare se continuano gli sprechi di questa sporca politica”.
Ilirjan Liri: “Votare si non significa votare Renzi…non ci vuole tanto capire”.
Bianca Adamo: “Io non sono di sinistra ma voterò SI”.
Franco Pantani: “Grande Silvio mi dispiace ma voterò SI!”
Valentina Gionta: “Non ci penso nemmeno, stai prendendo un altro gol caro berlusca, come roma marchini bertolaso e milano parisi continui a sbagliare… fai il nonno!!!!!!”.
Paolo Salvatore: “Votai per Berlusconi, ma da quando la moglie lo ha lasciato non ne ha azzeccata più una giusta. Presidente si ritiri a fare il nonno, anche su questa scelta sta sbagliando, glie lo ha detto pure il suo amico Confalonieri, gli dia retta, non si fidi di quelle 4 sgallettate che si è messo intorno”.
Marco Casparre: “A Silvio, tu sarai il primo a votare Sì. Prendi per i fondelli qualcun’altro”.
Bastano? Come si vede, sono in tanti, anche nella base berlusconiana, a votare Sì al referendum. I sondaggi, fino a quando potevano essere pubblicati, davano sempre il No in vantaggio, con un trend di crescita continuo. Ma è in questi ultimi giorni che la gente sta davvero decidendo come votare. E una parte della base azzurra evidentemente non comprende la scelta del proprio leader ed è intenzionata a non seguirlo in questo percorso. Domenica 4 dicembre saranno tantissimi gli elettori di centrodestra che diranno No al referendum, ma saranno molti anche quelli che metteranno la croce sul Sì. E quei Sì targati centrodestra potrebbero essere, un domani, un capitale politico preziosissimo per Renzi.
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