Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario alla Camera dei deputati e coordinatrice lombarda di Forza Italia, in una nota afferma: “Oggi e’ evidente che l’unita’ del centrodestra e’ di fondamentale importanza. Non c’e’ piu’ tempo da perdere con esperimenti che si sono rivelati inutili. Il Paese, come ci insegna il presidente Berlusconi, ha bisogno di un nuovo corso, quindi e’ necessario creare subito un’alternativa a questo governo che finora ha fallito su tutti i fronti".
"Il centrodestra unito – prosegue – e’ in grado di vincere la campagna referendaria, perche’ l’obiettivo e’ quello di far rinascere l’Italia che ha bisogno di una ripresa concreta e reale. In tal senso la presenza di alcuni esponenti centristi alla riunione odierna dei senatori schierati per il no e’ il segno della consapevolezza da parte dei colleghi dell’area di centro che questo governo e’ insostenibile. Il centrodestra unito – conclude Gelmini – deve essere un punto di riferimento inequivocabile per gli italiani che si riconoscono nella nostra piattaforma valoriale e programmatica".
Il presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, dichiara: “Sono certo che Berlusconi continuerà a fare politica. Essendo una roccia fisicamente, psicologicamente e umanamente – prosegue il governatore – non avevamo dubbi sul buon esito di questa delicata operazione e anche sui suoi tempi di recupero che sono davvero eccezionali. Ci auguriamo che il piu’ presto possibile sia di nuovo al nostro fianco operativamente per costruire quel centrodestra che deve vincere il referendum ad ottobre e deve creare una reale alternativa al governo Renzi nei prossimi mesi".
In caso di vittoria del no ad ottobre, cio’ che Toti immagina e’ piuttosto "un governo tecnico squisitamente votato a fare la legge elettorale in un numero di settimane molto limitato e poi nuove elezioni in cui finalmente gli italiani si possano esprimere. E per quel momento un centrodestra coeso, compatto, con una piattaforma politica e una classe dirigente migliore di quella di Renzi per tornare al governo dei questo Paese". La necessita’ del governo tecnico, ribadisce il presidente Toti, e’ data dalla "follia fatta da questo governo di creare una legge elettorale valida per una sola Camera senza che venisse ancora abolita l’altra, di fatto inchiodando il sistema istituzionale di questo paese". Di conseguenza, sara’ necessario "un governo tecnico del presidente" con lo specifico ed esclusivo compito di rifare la legge elettorale, un governo che "riunisca tutte le forze politiche – conclude Toti – e nessuno si sottragga a questo impegno perche’ avere una legge elettorale funzionante e’ un obbligo che i partiti e il Parlamento devono ai cittadini della repubblica italiana".
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