“Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a Roma e tramite la rete diplomatico-consolare, è come di consueto impegnato con serietà e rigore per garantire ai cittadini italiani residenti all’estero o che si trovano temporaneamente fuori dai confini nazionali di votare secondo le modalità previste dalla legge”. Lo precisa lo stesso Ministero in una nota pubblicata sul proprio sito web, in merito a quelle che definisce “notizie inesatte che da diversi giorni si susseguono sugli organi di informazione aventi per oggetto la Farnesina, nell’imminenza della consultazione referendaria del 4 dicembre”.
“L’elenco degli elettori residenti all’estero – continua la nota – viene predisposto dal Ministero dell’Interno, ai sensi dell’articolo 5 del D.P.R. n. 104/2003, tramite confronto dei dati degli schedari consolari con i dati AIRE detenuti dallo stesso Viminale, e da tale Dicastero l’elenco viene comunicato al Ministero degli Affari Esteri entro il sessantesimo giorno antecedente la data delle votazioni in Italia ai fini della successiva distribuzione in via informatica agli uffici consolari per gli adempimenti previsti dalla legge (ovvero, l’invio dei plichi elettorali)”.
“È prassi invalsa da tempo che non sia il Ministero degli Esteri a consegnare agli aventi diritto che in Italia ne facciano richiesta gli elenchi “globali” (ovvero, degli elettori in tutto il mondo: in questa occasione, circa – come noto – 4 milioni)”.
“Relativamente al caso di Gerusalemme, che ha avuto ampia eco sugli organi di informazione negli ultimi giorni, la Farnesina precisa che negli elenchi elettorali non figura la parola ‘Palestina’. Il Ministero degli Affari Esteri diffida chiunque dall’attribuire alla Farnesina responsabilità prive di fondamento o che mettano in dubbio la sua fedeltà allo Stato e ai valori democratici della Repubblica”.
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