Si sono chiusi alle 23 i seggi per il voto sul referendum costituzionale (al via quindi lo spoglio), che ha visto un’affluenza altissima. Alle 19 ha votato il 57,2% degli aventi diritto. Il dato nazionale, dopo le 23, parla di circa un 69% di affluenza.
I primi exit poll danno in forte vantaggio il No. Il sì al referendum costituzionale è a una percentuale di voto in forchetta tra il 39-43% e il no al 57-61%, secondo il secondo exit poll ponderato con voti reali ”Ipr marketing-Istituto Piepoli per Rai” riferito ai votanti in Italia. La copertura del campione è del 20%.
I sì al 41-45% e i no al 55-59% secondo il secondo exit poll La7.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha già convocato una conferenza stampa a mezzanotte a Palazzo Chigi per commentare il risultato.
“Grazie a tutti, comunque. Tra qualche minuto sarò in diretta da Palazzo Chigi. Viva l’Italia!”. Lo scrive il premier Matteo Renzi su Twitter, aggiungendo come Ps “Arrivo, arrivo”, con tanto di emoticon sorridente. “Arrivo, arrivo” era il tweet che lo stesso Renzi mandò dal Quirinale, mentre era a colloquio con Giorgio Napolitano per ricevere l’incarico.
“Renxit”, scrive su Twitter il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri dopo i primi exit poll sul Referendum Costituzionale.
L’ITALIA AL VOTO, AFFLUENZA E POLEMICHE: IL CASO #MATITE
Intanto il Ministero degli Esteri rende noto che dei 4.052.341 di italiani all’estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato corrisponde a un’affluenza del 30,89%.
Matteo Salvini, leader della Lega, anticipa tutti e pochi minuti dopo la diffusione dei primi exit poll dichiara di fronte alle telecamere: “Noi siamo già a disposizione per dare un’alternativa visto che dagli italiani l’opzione Renzi è stata rottamata” e la via maestra è “votare subito”. “Ci aspettiamo le dimissioni di Renzi e di tutti i suoi tirapiedi. Gli italiani hanno dimostrato che non è un popolo in vendita”.
Salvini su Twitter: “Mi aiutate a mandare in tendenza #Renziacasa?”.
Forza Italia, Altero Matteoli: “Con la prudenza che occorre al momento, se i dati non ufficiali del Referendum saranno confermati, gli italiani hanno evitato al Paese un salto nel buio respingendo una riforma costituzionale sbagliata. Renzi é stato battuto dagli elettori che non hanno creduto alle falsa rappresentazione della riforma proposta e alle sue capriole mediatiche. Le riforme servono ma si devono fare in modo condiviso. La sconfitta politica di Renzi é certificata ancor più dall’alta e significativa affluenza alle urne. Mi sembra inevitabile ora un chiarimento politico che deve passare attraverso le dimissioni di Renzi”.
“Aspettiamo il dato definitivo, ma il trend e’ significativo se pensiamo alla percentuale di elettori che si e’ recata alle urne. Non solo per dire la sua su riforma, ma anche per dire la sua sulle politiche del governo Renzi. Mi auguro che il premier tragga le conseguenze e si dimetta. Il messaggio che arriva dagli italiani e’ per Renzi, ma anche per il presidente Mattarella, perche’ non vogliono governicchi di inciuci, ma vogliono sceglierselo il proprio Esecutivo”. Cosi’ la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a Porta a Porta.
“I cittadini non si fanno comprare da una frittura di pesce”, ha aggiunto. “Siamo pronti a offrire da domani un’alternativa di governo. Questo e’ un voto politico, non serve un governo per fare la legge elettorale, la si puo’ approvare mentre Renzi fa gli scatoloni tanto per noi una vale l’altra – ha proseguito Meloni -. Pretendiamo elezioni subito e il prossimo leader della mia meta’ campo dovra’ essere scelto dalle primarie, dal basso. Poi che siano il 5 marzo, una settimana prima o una settimana dopo cambia poco”.
“Si profila un successo enorme. Lo dico con soddisfazione , guidando un movimento che dall’inizio ha detto no a Nazareni e pseudoriforme. Esprimo enorme ammirazione per la saggezza degli italiani, che hanno resistito a tre mesi di propaganda a senso unico”. Lo dichiara Raffaele Fitto, promotore della Convenzione Blu, leader dei Conservatori e Riformisti. “Renzi ha fatto perdere 3 anni all’Italia inchiodando la discussione su Senato e Italicum, anziche’ occuparsi delle questioni vere: tasse, spesa, debito, banche – aggiunge -. Adesso, politicamente, servono subito primarie per il centrodestra: altrimenti saremo solo spettatori della lotta tra il M5S e cio’ che resta del Pd”.
Si terrà già martedì la direzione del Pd per valutare l’esito del Referendum costituzionale. Lo ha annunciato il vicesegretario, Lorenzo Guerini, commentando i primi exit poll. “Come Pd, oltre a valutare i risultati nel corso della serata e a formulare le prime valutazioni, convocheremo gli organi di partito già martedì per valutazioni sull’esito del voto e – ha aggiunto Guerini – indicazioni su iniziative politiche da assumere”.
EURO Subito dopo l’uscita degli exit poll che danno la sconfitta del Referendum italiano voluto da Matteo Renzi i mercati valutari hanno reagito nervosamente. L’euro ha perso quasi l’1% ed e’ quotato al momento contro il dollaro a quota 1,0573.
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