Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una intervista ad Avvenire spiega: "Discutere di legge elettorale è sempre possibile, ma farlo a ridosso del referendum non è giusto, non è coerente. Non servono ultimatum. Dire ‘si cambi l’Italicum o non votiamo il referendum’ è irresponsabile. E’ un colpo basso al Pd e al Paese".
Poi si rivolge direttamente alla minoranza dem: "La linea è chiara. Esistono decisioni prese. Esiste una responsabilità verso il Paese ed esiste una linea di partito. Poi un dissenso personale può essere anche accettato, ma un dissenso organizzato no", "non sono possibili due linee nel partito e non sarebbero accettati comitati per il no dentro il Pd, visto che in Parlamento si è espresso a favore della riforma. Insisto: se la minoranza chiede discussione e chiarezza avrà discussione e chiarezza. Ma a Cuperlo, a Bersani, a Speranza dico l’unità sia vista come un valore e si metta davanti a tutto il bene dell’Italia. Insieme abbiamo assunto decisioni importanti, chiesto sacrifici, insieme abbiamo accettato di collaborare con il centrodestra per realizzare le riforme… Ora siamo chiamati a una nuova prova di unità e di responsabilità".
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