Manca meno di un mese al referendum costituzionale del 4 dicembre, ma gli italiani residenti all’estero voteranno già nei prossimi giorni, appena riceveranno a casa il plico contenente la scheda elettorale. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha inviato agli italiani nel mondo una lettera per spiegare perché è giusto dire sì alla riforma.
“L’ltalia – scrive il premier rivolgendosi agli italiani residenti oltre confine – ha un enorme bisogno di essere rispettata all’estero. E in questi anni qualcosa finalmente cambiato. Ne sono fiero e felice. Ma non sono soddisfatto. Dobbiamo fare di più tutti insieme. E’ vero, l’ltalia non è più considerata il problema dell’Europa e il prossimo appuntamento del G7 della magnifica Taormina ci offre un’occasione per condividere i nostri valori umani, civili e sociali. Ma dobbiamo continuare a migliorarci, come le vostre storie ci insegnano. E allora la riforma costituzionale su cui siete chiamati a votare, un altro tassello per rendere più forte l’ltalia”.
“Qualcuno dice che si tratta di tecnicismi – prosegue Renzi -, che non incidono realmente sulla vita del Paese. Tutt’altro. Con questa riforma, superiamo finalmente il bicameralismo paritario, un sistema legislativo che esiste solo in Italia, e costringe ogni legge ad un estenuante ping-pong tra Camera e Senato. Anni per approvare una legge, quando il mondo, fuori, corre veloce”.
“Con questa riforma superiamo il doppio voto di fiducia al governo, da parte di Camera e Senato, che ha dato al nostro Paese il record mondiale di instabilità (63 governi in 70 anni). Questa riforma, definendo le competenze tra Stato e Regioni, mette fine all’assurda guerra tra enti pubblici che ogni anno si consuma in centinaia di ricorsi alla Corte Costituzionale. Questa riforma – dice infine – riduce finalmente poltrone e costi della politica (315 stipendi in meno in Parlamento, stipendi abbassati ai consiglieri regionali, abolizione dei rimborsi pubblici per i gruppi regionali)”.
Renzi aggiunge che “per decenni tutti hanno promesso questa riforma, ne hanno discusso in tv e sui banchi del Parlamento, hanno riempito i giornali e più recentemente i social network. Ma si sono dimenticati di realizzarla. Adesso la riforma c’è, ha superato sei letture parlamentari e ora dipende dal voto dei cittadini. Sì, anche dal vostro. Sarete voi a decidere se questa Italia deve continuare ad andare avanti oppure deve tomare indietro. Sarete voi a decidere se dire sì al futuro oppure se rifugiarsi nell’attuale sistema, talmente burocratico da non avere nessun paragone in Europa”.
Renzi conclude la lettera spiegando che “oggi siamo a un bivio. Possiamo tomare ad essere quelli di cui all’estero si sghignazza, quelli che non cambiano mai, quelli famosi per l’attaccamento alle poltrone e le azzuffate in Parlamento. Oppure possiamo dimostrare con i fatti che finalmente qualcosa cambia, e che stiamo diventando un Paese credibile e prestigioso”.
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