Laura Garavini, deputata Pd eletta nella ripartizione estera Europa, ha inaugurato il suo tour estivo tra le comunità italiane in Europa promuovendo l’istituzione dei comitati Basta un sì per il referendum costituzionale nelle cittadine di Saarlouis, Ludwigshafen e Mannheim.
"In vista del referendum d’autunno sulla riforma costituzionale – spiega Garavini – è importante che ci sia anche il pieno coinvolgimento degli italiani all’estero nella sfida che ha come scopo il cambiamento del nostro Paese. Una sfida che tanti connazionali residenti in Europa si sentono di condividere, attraverso la costituzione di comitati Basta un sì in diverse città. Sto approfittando della pausa estiva per parlare delle ragioni del sì alla Riforma Costituzionale in giro per l’Europa. Una riforma che mira a realizzare progetti di rinnovamento di cui si discuteva da trent’anni, senza che si arrivasse a nessuna conclusione. Ora questo risultato è a portata di mano. La vittoria del Sì ci consegnerà un’Italia più efficiente e più Europea, dove le leggi che servono al Paese si approvano, invece di perdersi fra i rivoli della burocrazia, come troppo spesso è successo fino a oggi".
Per Garavini gli incontri sono stati anche una preziosa occasione per raccogliere le attuali istanze dei connazionali. "Il risultato del referendum d’autunno sulla riforma costituzionale – prosegue la deputata dem – dipenderà anche dal voto degli italiani all’estero. Attualmente però da un lato c’è un grande deficit di informazioni e dall’altro c’è il proliferare di forze populiste che alimentano paure e antipolitica. Ecco perché è importante che la campagna per il Sì sia particolarmente attiva anche tra i connazionali nel mondo ed è significativo che il coordinatore nazionale per il Si, Roberto Cociancich, abbia scelto di aprire la campagna referendaria in Svizzera".
Ospite dell’iniziativa promossa dal ‘Comitato Basta un Sì Emilio Berna’ e dal promotore, Luciano Claudio, Laura Garavini ha proseguito: "Molti degli italiani in Europa vivono in Paesi con monocameralismo. Significa che hanno un solo ramo del Parlamento che dà la fiducia al Governo, proprio come prevede la nostra riforma. Dunque ne conoscono benissimo i possibili benefici. E sanno bene che le critiche, di chi va dicendo che depotenziare il Senato minerebbe la nostra democrazia, non hanno nessuno fondamento".
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