La questione del Reddito di cittadinanza è molto semplice: non è sostenibile ed è un costo per la società. Per questo motivo sarebbe da rivedere radicalmente, se non da abolire. Chi può lavorare deve avere un’occupazione. Come si suol dire, si deve guadagnare il pane. Per questo motivo si deve implementare una politica in favore dell’occupazione.
Il Reddito di cittadinanza rappresenta un costo per i cittadini italiani. Dovrebbe essere percepito solo da chi non è in grado di lavorare. Per esempio dovrebbero averne diritto coloro che hanno perso il lavoro a pochi mesi dalla pensione. Come misura temporanea prima della pensione, il Reddito può anche andare bene.
Per chi è invalido e non è in grado di lavorare si potrebbe aumentare la pensione d’invalidità. Invece, chi è abile al lavoro e chi non ha menomazioni particolarmente gravi deve andare a lavorare. Per chi ha una lieve invalidità esiste la categoria protetta. Chi può lavorare deve guadagnarsi il pane con l’onesto lavoro.
Non è normale che si paghino delle persone per non lavorare. Oltretutto, il Reddito ha dimostrato anche molte pecche. Basti pensare ai percettori che lavoravano in nero. Queste cose non dovranno più ripetersi.
Per questo motivo il Reddito di cittadinanza (così come lo conosciamo) va tolto. Il nostro Paese è anche indebitato e non possiamo permetterci delle spese inutili.