Red Ronnie è intervenuto su Radio Cusano Campus e ha svelato un retroscena: "In un certo senso si può dire che due giorni fa sono stato minacciato in diretta da un islamico. Tramite Twitter mi hanno scritto che ho parlato di ciò che avrei dovuto tacere, aggiungendo che Allah mi avrebbe dovuto fermare in qualità di peccatore. E’ accaduto mentre stavo parlando con Riccardo Noury di Amnesty International. Ho segnalato il tutto a Twitter che ha provveduto a rimuovere l’account dal quale sono arrivate queste minacce".
Red Ronnie va oltre: "Io non ho paura. Oggi la più grande rivoluzione è quella di non avere paura. Anche l’Isis è una scusa. Una scusa che trovano per farci avere paura. La paura tiene la gente sottomessa, se non hai paura sei libero. Per incatenare le persone usano la paura e tutte le volte generano il terrore. Un tempo c’era la paura delle stragi del sabato sera, poi la paura dell’Aids, ora la paura dell’Isis. Ci nutrono di paura. I potenti vivono con il godimento di farci paura. L’occidente è il burattinaio. Crea queste cose ad arte perché ha bisogno di creare terrore, vendere armi e dominare sui luoghi dove c’è il petrolio. E’ l’occidente che si è inventato l’Isis".
E’ stata colpita anche la musica durante gli attacchi di Parigi: "La musica è stata colpita tanto tempo fa ed è stata colpita in vari modi. Hanno destabilizzato totalmente la musica, oggi gli idoli non sono più i musicisti. I nuovi idoli tipo J Ax o Fedez? Non lo so, non li vedo a combattere battaglie sociali, se non quelle per la liberalizzazione della marijuana. Pensare che la liberalizzazione della Marijuana sia una soluzione ai problemi della gioventù è come pensare che una pista ciclabile possa risolvere i problemi di una città".
Discussione su questo articolo