Blackstone in vantaggio per l’acquisto degli immobili di Rcs nel centro di Milano. Con un’offerta da 120 milioni di euro, il fondo americano potrebbe avere la meglio sugli altri pretendenti in gara per l’acquisto della sede del gruppo Rcs in Via San Marco. In corsa ci sono anche Prelios (ex Pirelli Re), Hines e un fondo d’investimento, ma a breve potrebbe essere concessa una trattativa in esclusiva al gigante finanziario Usa.
L’obiettivo del management di Rcs guidato da Pietro Scott Jovane e’ di chiudere la trattativa, curata da Banca Imi, entro dicembre, ma se in settimana dovesse aprirsi il negoziato ‘one-to-one’ l’operazione potrebbe essere archiviata ben prima. Sul tavolo ci sono diverse ipotesi da esaminare. In primis, quella relativa al perimetro piu’ o meno allargato dell’offerta, che in alcuni casi comprenderebbe anche la sede storica del ‘Corriere della Sera’ in via Solferino, il cosiddetto ‘blocco 1’.
In caso di vendita, e’ stato spiegato, continuerebbe comunque ad ospitare la direzione del quotidiano, come peraltro auspicato dai grandi soci del patto di sindacato, in primis dal presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. L’altro nodo da sciogliere riguarda invece il trasloco degli uffici da Via San Marco, e in particolare della redazione della Gazzetta dello Sport, nel quartier generale in Via Rizzoli. Secondo le previsioni il trasferimento dovrebbe completarsi entro la fine del 2014 e pertanto bisognera’ considerare anche questo aspetto nell’ambito della trattativa. Con l’eventuale messa in sicurezza di questa operazione e la dismissione di Dada, avvenuta nelle scorse settimane generando un beneficio di oltre 50 milioni, il gruppo Rcs allontana di fatto la seconda tranche dell’aumento di capitale da 600 milioni, di cui 411 milioni gia’ sottoscritti lo scorso luglio. ”Il modo in cui ci stiamo muovendo – aveva detto Jovane in conference call presentando i conti del secondo trimestre – ci rende piu’ fiduciosi sulla nostra capacita’ di generare cassa dal business e sulle cessioni degli asset non core, quindi sulla possibilita’ di un secondo aumento di capitale posso dire che e’ piu’ lontana da venire”.
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