Quel figlio violento in casa non lo sopportava piu’. E cosi’ dopo l’ennesima lite ha imbracciato un fucile da caccia e gli ha sparato, uccidendolo. Un pensionato di 70 anni, Pietro Fraccaroli, ha cosí assassinato il figlio 34/enne Fabrizio ieri sera nel giardino della villetta di famiglia ad Aprilia, in provincia di Latina, dove vivono anche la madre, la moglie e la figlia della vittima. Il giovane stava uscendo di casa dopo un litigio furibondo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, quando l’anziano padre lo ha colpito al torace con due colpi. E’ morto quasi subito, prima dell’arrivo dei soccorsi. Si e’ trattato dell’epilogo di un lungo contrasto tra i due: il figlio aveva precedenti per rapina ed altri reati, aveva picchiato varie volte i genitori ed era stato messo ai domiciliari dal giudice, proprio nella casa dove viveva la famiglia in via Perugia e dove e’ scoppiata l’ultima discussione con il padre.
Pietro Fraccaroli si trova ora in carcere a Latina, dove e’ stato portato dopo un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri. Le rapide indagini sono state svolte dai militari di Aprilia e hanno accertato che tra le mura domestiche, in quel quartiere di periferia, da anni si consumavano violenze. Fabrizio Fraccaroli aveva avuto diversi guai con la giustizia e aveva problemi di droga oltre diversi precedenti per rapina e scippi. Non di rado aveva alzato le mani sugli anziani genitori ed era stato anche denunciato per maltrattamenti in famiglia. Una situazione che durava da tanti anni e che aveva ormai reso impossibili i rapporti tra genitori e figlio.
Ieri sera intorno alle 22.30 la fine della storia: un litigio molto acceso, parole forti, forse qualche schiaffo del giovane al padre. Fabrizio Fraccaroli esce nel cortile, probabilmente intenzionato a farsi un giro per sbollire l’ira. Ma il padre prende il suo fucile da caccia, che tiene in casa, e gli spara due volte.
Sono i vicini a chiamare aiuto, allarmati dal rumore delle fucilate. Troppo tardi per il giovane pregiudicato, che agonizza e muore in pochi minuti. L’omicida non oppone resistenza quando arrivano i carabinieri: depone l’arma e si lascia arrestare.
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