Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (Fdi) è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus e sulle dichiarazioni di Salvini (‘Non tornerò mai più col vecchio centrodestra’) ha detto: “Dal momento che Salvini fa il vicepremier di un governo sostenuto dalla maggioranza pentaleghista, non credo possa dire cose diverse da quelle che ha detto perché altrimenti si aprirebbe in tempo reale una crisi di governo, senza che nessuno abbia previsto soluzioni alternative. Capisco l’interesse da un punto di vista giornalistico, ma occorre dire forte e chiaro che è tutto molto normale e prevedibile. Io penso che la soluzione Lega-M5S per il governo della nazione sia del tutto insoddisfacente. A differenza di quello che dice Luigi Di Maio, non credo che così si possa andare avanti e che quest’alleanza possa reggere. A meno che uno dei due soggetti decida di fare marcia indietro su diversi nodi che stanno sul tavolo, come l’Alta velocità”.
Sul crollo del M5S alle amministrative. “La cantilena secondo la quale il voto delle politiche non è raffrontabile con il voto delle amministrative non sta in piedi. Un conto è un assestamento di 2-3 punti percentuali, altro conto è perdere 30 punti percentuali a botta. C’è un’evidente crisi, è un collasso del M5S perché la gente si sta iniziando a rendere conto che sono degli scappati di casa, persone che non sarebbero in condizione di amministrare nemmeno un condominio”.
Sulle dichiarazioni della sindaca di Roma Virginia Raggi (‘Gli alberi a Roma cadono perché piantati durante il Fascismo’). “Di queste parole della sindaca penso tutto il male possibile. Sono rimasto sinceramente basito da queste dichiarazioni, anche perché non credo spetti a un sindaco la competenza su questi temi. Ci saranno degli esperti che possono dire quale sia la vita media di un pino mediterraneo. La sindaca dovrebbe semplicemente avviare un monitoraggio per capire quali pini sono effettivamente pericolosi e vanno abbattuti, ma non è che tutti i pini che secondo lei sono stati piantumati durante l’epoca del regime fascista devono essere abbattuti, perché sarebbe una strage di pini mediterranei incomprensibile. I pini in buona salute devono restare dove stanno, facendo un’adeguata manutenzione. Non è che se uno ha un artrite si amputa un braccio, cerca di curare l’artrite”.