Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (FDI) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul governo Draghi. “C’è stata una manovra di accerchiamento aggressiva nei confronti di FDI, probabilmente stimolata da un clima di pensiero unico dilagante che si è creato intorno a Draghi salvatore della patria – ha affermato Rampelli -. La democrazia è fatta di posizioni diverse. Qualcuno è stato sobillato letteralmente, quando si vedono appelli a firma plurima è perché qualcuno li ha organizzati. C’è stata una manovra studiata a tavolino per tentare di metterci all’angolo. Non abbiamo avuto pregiudizi perché siamo abituati a vedere fasi eccezionali gestite da presidenti del Consiglio esterni a tempo determinato. Noi avremmo comunque voluto fissare le elezioni politiche anticipate. La democrazia prevede che i cittadini scelgano. Se c’è una fase eccezionale da gestire, con delle scadenze sul Recovery Plan, sulla campagna vaccinale, una volta che saranno state affrontate, si deve tornare al voto. In nessuna democrazia occidentale è mai capitato quello che è successo in Italia dal 95, dal governo Dini. Draghi certamente non è espressione del popolo italiano perché nessuno lo ha votato, come Conte, Monti e Dini. L’eccezione fu Ciampi che diventò capo del governo per traghettare l’Italia alle elezioni, Ciampi interpretò al meglio quel suolo ruolo e portò al voto l’Italia con la nuova legge elettorale. Il governo Ciampi durò pochi mesi, gli altri sono tutti governi abusivi non legittimati dai cittadini. Berlusconi quando scese in campo era un esterno della politica, ma non è che si è fatto nominare da qualcuno capo del governo, si è fatto eleggere. FDI ha fatto il suo dovere, ha chiesto da subito che si andasse ad elezioni anticipate, ha anche dato apertura ad un governo Draghi ma con un mandato per mettere in sicurezza Recovery e piano di vaccinazione e poi andare al voto”.
Sul centrodestra. “Noi abbiamo sempre cercato di fare le sentinelle del centrodestra perché abbiamo una vocazione maggioritaria e siamo alternativi alle sinistre. Meloni ha proposto un’astensione a Lega e FI sul governo Draghi, che è un’accozzaglia che imbriglierà l’Italia, in quanto Lega e Pd-M5S la pensano agli antipodi su dossier importanti per il nostro Paese. Purtroppo questa proposta non è stata accolta, peccato… così come non è stata accolta la proposta di fissare subito la data delle elezioni. FDI intende intestarsi la normalizzazione dell’Italia, basta con il PD che sta al governo anche quando perde, al governo ci deve andare chi vince le elezioni”.
Su Renzi. “Sono poco interessato ai saltimbanchi, non so come si comporterà con Draghi, si vive alla giornata quando si ha a che fare con Renzi”.