Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) è intervenuto a Radio Cusano Campus e sulla manovra ha detto: “Il problema non è lo sforamento del rapporto deficit-pil tantomeno preoccuparsi di rassicurare i mercati. I mercati si rassicurano con le misure contenute nel Def e nella manovra finanziaria. Se, come pare, la parte del leone in questa manovra, consumando 10 miliardi, la dovesse fare il reddito di cittadinanza, quindi un sussidio di disoccupazione distribuito a milioni di persone, lì avremmo una misura assistenzialista non diversa da quella fatta da Renzi con gli 80 euro. Per rilanciare l’economia bisognerebbe ridurre la pressione fiscale, sostenere le imprese e aumentare i posti di lavoro. Inoltre servirebbe un piano Marshall per il sud Italia”.
In merito alle dichiarazioni di Borghi sull’uscita dall’Euro. “Le ritengo inopportune perché la campagna elettorale è finita. Borghi non è più un professore universitario, non è soltanto un parlamentare della Repubblica, ma è anche il presidente della più importante commissione che esiste a Montecitorio, quindi bisogna essere misurati. Una dichiarazione critica nei confronti dell’Euro in questo momento proprio non ci sta”.
Sull’arresto del sindaco di Riace. “La sinistra è in crisi mistica e non sta facendo capire più nulla ai suoi elettori di riferimento che giustamente se la danno a gambe levate. Prima santifica la magistratura, fino a voltarsi completamente dall’altra parte quando ci sono distorsioni ed errori evidenti, affermando che l’attività della magistratura è autonoma e indipendente rispetto alla politica e che il lavoro dei magistrati va sempre rispettato, poi quando viene toccato il sindaco di Riace parte subito la dichiarazione a copertura di Saviano dalle sue terrazze all’ultimo piano del grattacielo di Brooklyn e a ruota la sinistra radical chic elitaria, si dimentica che magari la magistratura sta facendo solo il suo dovere perché un conto è l’integrazione, un conto è la sostituzione etnica. Magari lì a Riace c’è qualcosa che non va, avranno pure trovato un equilibrio dal punto di vista della convivenza civile, però se questo equilibrio significa calpestare le leggi dello Stato, invece che mettere in condizione i cittadini italiani di svilupparsi, di fare figli, si prende la disperazione che approda sulle coste della Sicilia e la si immette nella propria cittadina, a prescindere dai reati che andranno accertati c’è comunque da un punto di vista culturale un disprezzo assoluto nei confronti di queste scorciatoie. Se ogni sindaco facesse così, gli italiani dovrebbero espatriare, come infatti molti stanno facendo”.
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