Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera, è intervenuto a Radio Cusano Campus. La Lega ha votato contro la risoluzione di Fratelli d’Italia che si opponeva al Global Compact. “Il governo sta attuando la solita strategia attendista che porta avanti anche su altri temi che vedono in disaccordo Lega e M5S – ha affermato Rampelli -. Vedo che c’è poca concretezza. Queste due forze politiche che rappresentano il governo entrano in rotta di collisione su qualunque tipo di argomento e approdano alla non decisione e, come si dice in gergo calcistico, calciano la palla in tribuna. Sbarazzarsi di un problema è esattamente la ragione opposta per cui sono stati votati, i cittadini desideravano un governo che decidesse qualcosa non qualcuno che rinviasse le decisioni e si nascondesse. C’è anche il tema di un’invasione di campo del M5S rispetto alla materia immigrazione. Questo accordo proposto dall’Onu è un accordo che interviene su una materia che teoricamente in Italia dovrebbe essere presidiata dalla Lega, secondo il contratto di governo. Per ragioni a me non chiare, la Lega ha deciso di fare numerosi passi indietro, mentre probabilmente se fosse libera di decidere in un governo di centrodestra, avrebbe deciso la bocciatura della sottoscrizione del global compact. Evidentemente in condominio col M5S viene inibita e non riesce ad avere sufficiente energia per indurre il premier Conte e il vicepremier Luigi Di Maio a convertirsi sulla strada del contrasto”.
Sulla posizione di Roberto Fico che spinge per la sottoscrizione del Global Compact. “Considero Fico una specie di fricchettone che inconsapevolmente siede nella posizione di terza carica dello Stato. Viene dai centri sociali, è quanto di più distante dalla mia linea politica e dal mio sistema di valori di riferimento. Secondo me è anche abbastanza social-confuso perché non capisce che la sua posizione sui migranti danneggia innanzitutto i disperati, li costringe a consegnarsi in Africa nelle mani dei trafficanti di uomini, sulle coste della Libia nelle mani degli scafisti che ne fanno morire decine di migliaia, in Italia nelle mani della criminalità organizzata o nel sistema del lavoro nero, se questa è solidarietà vorrei sapere che cos’è il razzismo. Fico come il suo predecessore Boldrini rappresentano più o meno la medesima sensibilità culturale, quindi c’è una clamorosa e imprevista continuità tra l’ex presidente Laura Boldrini e il presidente Roberto Fico”.
Riguardo l’accordo del governo con la Commissione Ue sulla manovra. “Al di là di come la si possa apparecchiare al cospetto del circuito mediatico, la verità è che l’Europa ha scritto la nostra manovra finanziaria e l’Italia sta con le spalle al muro. Se posso permettermi, con spirito costruttivo, di dare un suggerimento al Presidente Conte e ai suoi due moschettieri: bisognerebbe fare un po’ meno scena, abbaiare meno alla luna e fare un po’ più fatti. Ci vuole diplomazia, gentilezza, furbizia, capacità, efficienza, anche un minimo di spregiudicatezza, ma non si possono fare le guerre campali e poi retrocedere in maniera così vistosa e imbarazzante. Per come erano partiti, questa è sembrata una sorta di Caporetto per il governo italiano, una Caporetto che si sta riversando negativamente anche sul Parlamento italiano. Non si può trattare il Parlamento in questa maniera, il governo ha scritto la manovra a 10 giorni dalla scadenza del bilancio dello Stato, col rischio di andare in esercizio provvisorio. Non si può lavorare così, lo spettacolo che stanno dando non è edificante. I ragazzi che stanno al governo devono studiare di più, essere più sobri, devono imparare a fare gli statisti e non gli scugnizzi che fanno i dispetti a destra e a manca. Essere servitori dello Stato è una cosa importante, lo si fa senza troppo apparire, chi è apparso troppo come Renzi è arrivato sì alle elezioni europee al 41%, però dopo due anni è piombato al 18. Che almeno volessero bene a se stessi”.