Roberto Saviano ha perso il suo show alla Rai e parla di “rischio squadrismo contro gli intellettuali”. Le sue paure sono ingiustificate e non hanno ragion d’essere. Infatti, una democrazia vera si fonda sul pluralismo di idee e di opinioni. Il pluralismo è uno dei cardini della democrazia. Il nuovo corso della Rai va in questa direzione. Prima, la Rai, era il megafono di una sola parte politica e intellettuale: la sinistra. Lo vogliamo riconoscere?
Di fatto, la TV pubblica era monopolizzata dalla sinistra. Basta ricordare personaggi come Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Ora, la Rai, la nostra TV di Stato è tornata ad essere la TV di tutti. Dunque, le paure di Saviano sono anche grottesche. Infatti, ciò che Saviano dice fa anche sorridere, proprio perché non sta né in cielo né in terra ed è insensato. Qui in Italia vi è libertà di opinione.
La verità è che a lui dà fastidio il fatto che oggi la sinistra non abbia più il monopolio della Rai e l’egemonia culturale. Finché c’era il monopolio della sinistra, personaggi come Saviano facevano il bello ed il cattivo tempo in Rai. Adesso, la sinistra deve confrontarsi con l’altra parte. Mi sentirei di dire a Saviano (e a chi la pensa come lui) che il confronto fa sempre bene, aiuta a crescere nel lato umano e nel pensiero. Dunque, Saviano farebbe bene ad accettare la nuova situazione.