Maurizio Gasparri, Senatore di Forza Italia, sugli attacchi di Salvini ai tg e a Fazio, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “E’ tutto già visto. Sono polemiche a volte anche giustificate perché nella tv, sia pubblica che privata, la rappresentazione della sinistra (come autori, soggetti, temi, conduttori, giornalisti) è molto più forte di quanto sia la presenza della sinistra nel Paese, sotto il profilo elettorale. Questo crea uno squilibrio storico innegabile. Come diceva Giuliano Ferrara: “la tv è de sinistra”. Alla fine la gente vota indipendentemente dagli orientamenti della tv perché chi è stato al governo spesso ha perso. Nonostante lo stuolo di camerieri televisivi che si trascina dietro, quando la sinistra doveva perdere ha perso”.
“Spesso giornalisti e conduttori vengono anche candidati dalla sinistra. Vietare ai giornalisti di candidarsi? No, perché la loro faziosità è già scritta nei loro programmi tv, quindi la loro candidatura non fa altro che confermare ciò che possiamo risolvere col telecomando. Basta usare il telecomando e cambiare canale. Alla fine se ne parla tanto, ma poi non è che decide. Anche perché adesso sia i social network sia altri strumenti a volte più incontrollati e anche avvelenati da fake news condizionano l’opinione pubblica”.
“Fazio? E’ una storia vecchia, perché sono anni che sta lì. A volte ci sono prezzi esorbitanti, compensi ingiustificati. Fazio è diventato produttore del suo programma, prende soldi, fa quello che vuole, ha ucciso gli ascolti di Rai Uno, dato che in quella fascia potrebbero esserci fiction che in passato hanno raggiunto anche il 27% di share, mentre Fazio naviga su poco più del 10%. Quella di Fazio fu una scelta inspiegabile delle gestioni precedenti della Rai”.
Sul presidente Rai Marcello Foa. “Oggi avremo la riunione di vigilanza Rai in cui si parlerà delle troppe cariche di Foa, che è presidente della Rai e anche di Rai com. C’è una risoluzione contro questo accumulo di cariche. Ritengo che Foa abbia deluso sotto il profilo della qualità, della garanzia del pluralismo. Mi pare sia un presidente deludente e quindi se se ne andasse nessuno ne soffrirebbe. L’attuale vertice Rai non mi pare stia dando grandi risultati. Noi non avevamo votato Foa in un primo momento, poi l’abbiamo votato ma evidenziando che avrebbe dovuto essere un garante del pluralismo. Sotto questo profilo Foa ha fallito sicuramente, ha dimostrato inconsistenza e inadeguatezza. Quando si voterà questa vicenda della incompatibilità, credo sarà un’occasione per esprimere un giudizio negativo su una persona non adatta”.
Sulla lottizzazione della Rai. “Alcuni invocano la privatizzazione della Rai, ma io ritengo che non si debba cancellare un nucleo di servizio pubblico. La Rai oggi grazie alle mie leggi ha decine di canali, potrebbe tranquillamente concentrare il servizio pubblico su un determinato numero di canali e avviarne sul mercato altri. Bisogna evitare la lottizzazione, ma garantire il pluralismo. Non vorrei che con la scusa di eliminare la lottizzazione, si arrivi a veicolare il pensiero unico”.
Daniele De Rossi lascia la Roma. “Se De Rossi dovesse proseguire l’attività altrove mi dispiacerebbe, perché dovrebbe proseguire con altri ruoli presso la Roma. Ma noi dobbiamo cambiare non i giocatori, io sono molto critico verso questo presidente, non perché straniero ma perché estraneo alla Roma. Evidentemente, poiché De Rossi non è fatto di cemento non interessa alla Roma attuale. Alla dirigenza della Roma attuale interessano il cemento, gli stadi, i metri cubi di costruzioni, non interessano le bandiere. Ai tifosi invece interessano le persone più che il cemento. La Roma con l’attuale vertice sta diventando una mal riuscita holding edilizia, quindi spero che venga cacciato a furor di popolo un presidente che la Roma non merita. Spero che resti De Rossi e se ne vada Pallotta, solo che Pallotta non lo vuole nessuno mentre De Rossi probabilmente qualcuno lo cerca. Pur di mandare via Pallotta siamo disposti a tenerci Fazio in Rai. Lo proporrò in Commissione: se se ne va Pallotta ci teniamo Fazio”