In una intervista a Il Fatto Carlo Freccero promette che "sarà la sentinella della trasparenza" dentro il Cda della Rai. Ma il suo giudizio sulla nuova cabina di comando di Viale Mazzini è duro: "II foglietto con i nomi sarà arrivato direttamente dal Giappone", "mi chiedo perché i membri della Vigilanza si siano limitati a fare da esecutori, a farsi mandare i nomi su un foglietto", "così è peggio della monarchia, siamo al bonapartismo. Berlusconi certe volte spartiva, Renzi invece prende tutto".
E parla quindi di un cda Rai da patto del Nazareno: "Di nomi che sono stati in prima linea, che sanno cosa sia la televisione, mi pare ce ne siano molto pochi", "vedendo questo Cda, il mio timore è che vogliano ridimensionare la Rai. E questo è un grande problema, considerando che l’azienda si trova già in un momento molto delicato, perché deve affrontare sfide difficili. In autunno arriva Netflix (servizio di streaming di film, serie tv e programmi, ndr), Mediaset sta investendo su un progetto affine come Infinity, e anche Sky si muove. La tv pubblica generalista rischia di diventare il ghetto dei consumi e di decadere, senza riuscire più a stare al passo coi tempi".
E aggiunge: "Tempo fa Renzi parlava di privatizzare uno dei canali pubblici. Ma io ricordo a tutti che prima bisognerebbe fare una vera legge sul conflitto di interessi, altrimenti Mediaset diventerebbe davvero troppo forte". E sulla scelta della minoranza dem per de Bortoli commenta: "Questo indica che a sinistra c’è disordine. Anzi, frantumazione. Mentre non ci sono idee, non c’è programmazione" mentre Grillo "ha fatto un capolavoro. Ha scelto un tecnico come me, indipendente, non legato al Movimento, piazzando la sua carta sul tavolo prima degli altri". E promette: "Voglio portare trasparenza. E poi difendere la libertà dell’informazione e le fiction. Voglio vigilare. Sarà complicato. Se le cose non si riusciranno a fare lo dirò, a tutti".
Grillo "è stato bravo, furbo, l’ha fatto apposta a propormi eh, ho preso 6 voti, sono tanti", "ha capito che doveva muoversi nell’ambito della legge Gasparri, una legge fatta, studiata per la lottizzazione. La lottizzazione è la filosofia della legge Gasparri e così lui ha detto: io scelgo Freccero anche se non è del mio partito. Ha spiazzato tutti".
Sostiene che Grillo avrebbe una "voglia pazzesca" di tornare in tv: "Tè la do io l’America, Tè lo do io il Brasile, sono sicuro che gli mancano ancora dei capitoli". E spiega la sua idea di Rai: "La situazione è dura, invecchia tutto rapidamente, il futuro diventa presente, la tv si fa Rete, la tv generalista oggi è un antico concetto rispetto al video on demand. La Rai dovrà uscire dal ghetto. Io non faccio parte del comitato programmi, anche se mi piacerebbe. Ma da oggi dovranno lavorare tutti, tutti, tutti, tutti, chiaro il messaggio? Basta editti: dovranno lavorare anche quelli che non appartengono ai patti del Nazareno. E mi auguro che tutto quello che non c’è stato finora ci sarà. Credo nella varietà, nella differenza. Sogno una Rai Città Aperta".
Di Santoro dice: "Io so che lui ha delle idee, sta lavorando a dei progetti, potrà fare delle proposte ai direttori di rete, io credo proprio che ci sarà spazio per lui, potrà fare cose importanti. Perché no?". Inoltre in una intervista alla Stampa ribadisce che M5S lo hanno scelto "perché sono libero", "nel M5S sono stati i primi a mettere giù le carte, è stata un’astuzia politica che ha messo in difficoltà gli altri".
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