Il Sen. PD Davide Faraone, membro della commissione di vigilanza Rai, in merito alla richiesta di annullamento del voto su Foa presidente Rai, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Noi abbiamo chiesto che Foa non facesse il presidente della Rai, tutto il resto sono questioni procedurali che credo non interessino ai cittadini. Abbiamo detto che Foa non può fare il presidente della Rai perché il presidente della Rai dovrebbe essere una figura di garanzia, la legge prevede che sia votato dai due terzi e invece si tratta di un personaggio che ha insultato il Presidente della Repubblica, promotore e ritwittatore seriale di fake news, uno che ha fatto assumere suo figlio nello staff di Salvini vicepremier e leader della Lega Nord, dunque Foa è una persona che non ha per nulla i requisiti della garanzia, della trasparenza, per rappresentare un’azienda importante come la Rai. Poi tutto il resto, il fatto che era già stato bocciato dalla commissione di vigilanza e quindi non si poteva riproporre, il fatto che dalla Grecia, appena ricevuta la chiamata di Salvini e senza neanche aver ricevuto il voto del cda o della vigilanza Rai, parlava da presidente Rai. Tutte queste cose qui si giudicano da sole e incrementano le motivazioni per cui Foa non è all’altezza del ruolo”.
Sulla difesa di Foa in Commissione di vigilanza. “Foa ha omesso di rispondere a tanti interrogativi che gli abbiamo posto. Lui ha fatto una replica in cui di fatto ha evaso tutto, ha mentito, fino alla mattina stessa dell’audizione aveva parlato dell’audizione come se fosse sostanzialmente una deposizione, ha scritto così sui social, salvo poi dire in audizione che non era così. E’ un mentitore seriale”.
Sul via libera di Berlusconi. “Foa è un presidente figlio di un inciucio tra Di Maio e Berlusconi con Salvini mediatore. I 5 Stelle ci hanno riempito la testa per anni sul conflitto di interessi di Berlusconi, sulle aziende, sul fatto che sulla Rai non dovevano metterci le mani e i piedi perché hanno interessi privati, e dopodichè fanno l’inciucio con loro e si eleggono lo stesso presidente. Sono assolutamente convinto che il via libera di Berlusconi su Foa sia arrivato in cambio di rassicurazioni, ad esempio sulla questione dei tetti pubblicitari in tv. Neanche la persona più ingenua e credulona del mondo crederebbe che ad Arcore, in un incontro privato con Salvini, Berlusconi non abbia chiesto prima del voto a Foa, oltre ad accordi politici sui presidenti delle regioni che con la Rai non dovrebbero c’entrare un tubo, anche rassicurazioni sulle sue aziende, e che queste rassicurazioni Salvini non le abbia ricevute da di Di Maio”.
Spartizione Rai. “E’ già in atto una spartizione della Rai tra Lega e 5 Stelle. Dopodichè c’è tutta una spartizione di poltrone pubbliche. A me non scandalizza che nei posti chiave uno metta le persone di cui si fida di più, il problema è che qui siamo di fronte a partiti che per 5 anni nella passata legislatura hanno accusato chi governava di lottizzazioni e spartizione, per cui oggi ci saremmo aspettati da loro comportamenti diversi, invece sono identici, per cui smascheriamo le contraddizioni”.
Anzaldi afferma che una parte del PD non vuole andare fino in fondo contro Foa. “Questo non lo so. Io so soltanto che nella battaglia che abbiamo fatto noi del Pd in vigilanza, i commissari sono stati tutti determinatissimi nel contrastare questa situazione di occupazione dell’azienda pubblica”.